Il commento al Vangelo di domenica 24 marzo 2024: Restate qui e vegliate (Mc 14,1-15,47) a cura di Andrea Avertano

l Signore Gesù ci invita a vegliare. “Restate qui e vegliate”. Non solo, vegliare stando con Lui. Alle porte di questa Settimana Santa possiamo scegliere se essere fra quelli che fuggono dalla Passione di Gesù o, con coraggio e tanta disponibilità di cuore, rimanere con Lui, in sua compagnia durante i passi verso il monte, perché sicuramente in questo tragitto, anche se breve, c’è qualcosa che Gesù desidera donarci. Scopriamo però in questi passi che Gesù non è il Dio della magnificenza o dell’eroismo, che non è quella la strada che ci propone, ma è molto di più. Meditare l’umiltà e la piccolezza di Gesù, che ci svela così la strada per la Salvezza, è pensare a Colui che di fronte alle percosse e agli insulti, con tanta dolcezza, ha accolto tutto, senza condannare ma guardando con tanta compassione chi lo percuoteva, insegnandoci così che in fondo è solo quell’Amore che Gesù ha per noi che salva ogni cosa e guarisce ogni violenza. Ci mostra che la vera radicalità è proporre l’Amore ai persecutori e amare chi agli occhi del mondo non è amabile. In questi passi Gesù, più che in ogni altro momento, si fa uomo, come noi, e ci attrae a Lui chiedendoci di restare con Lui, di non fuggire dalla sua sofferenza. Gesù si mette in relazione con noi non riempendo quelli che crediamo siano i nostri bisogni, ma facendosi prima Lui bisognoso di noi, in questo cammino salendo sul monte, e così, dopo esserci accostati, scopriamo che quello che ci dà è molto più di quello che ci chiede.