“Da tre anni a questa parte cerchiamo di vivere questa esperienza con sempre maggiori contenuti, portando sul palco di AstiMusica un po’ di noi e di questa nostra tanto variegata comunità. Siamo un coro un po’ naif, ma ci portiamo dentro tanto sentimento”. Così si presentano i coristi di San Domenico Savio che si stanno preparando per la terza partecipazione ad Asti God’s Talent, il festival dei cori giovanili diocesani, sotto la direzione di Nuccia Scoglia.
Dopo aver fatto emozionare giuria e pubblico gli anni scorsi, con esibizioni che univano potenza vocale e duetti per arpa e voci bianche, quest’anno presenteranno l’inedito “Noi siamo qui”, un brano nato nel coro Famiglia – che da 13 anni accompagna le funzioni della parrocchia – nel ricordo di don Giacomo Accossato.
Il secondo brano sarà invece fuori dagli schemi. Un “medley” di tre brani estrapolati dai tre cartoni animati “Il Gobbo di Notre Dame”, “Giuseppe principe dei sogni” e “Il principe d’Egitto”. Decisione presa per avvicinare anche i più piccoli al mondo della musica e del Talent, i lavori sono iniziati un paio di mesi fa con il parroco don Mario Banaudi, che ha scelto e proiettato parti di questi cartoni particolarmente incentrate sulla carità.
Le famiglie hanno poi continuato la visione a casa e i bambini sono tornati alle prove seguenti più entusiasti che mai. E ora anche don Dino Barberis sta aiutando i giovani cantanti con alcune parti dei brani in ebraico:
“Non vogliamo svelare i titoli dei brani, perché sono molto conosciuti, ma possiamo spiegare perché li abbiamo scelti: vogliamo toccare la sensibilità del pubblico. Per questo il primo brano è una supplica, un grido di aiuto degli emarginati dalla società, il secondo parla di condivisione e attenzione, di apertura a chi si trova nel bisogno, e il terzo di fede, ciò che dà senso a tutte le nostre azioni”, spiega la direttrice Nuccia Scoglia.
L’intento del coro di San Domenico è proprio portare sul palco di piazza Cattedrale argomenti delicati e su cui è necessaria una riflessione: povertà, immigrazione, accoglienza, solitudine, ma facendolo attraverso gli occhi dei più giovani.
Inoltre quest’anno i coristi saranno molti di più dell’anno scorso e tra loro si contano molte famiglie: per questo i musicisti, storici collaboratori della parrocchia tra cui l’altro direttore del coro, il pianista Pierluigi Amisano, hanno iniziato a provare diverse settimane prima dei cantanti, per poi potersi dedicare con più attenzione alle voci.
“Nonostante le difficoltà che dobbiamo fronteggiare, ogni anno partecipiamo ad Asti God’s Talent più convinti ed entusiasti, e questo ci ricorda a ogni prova la ricchezza e il valore del nostro camminare insieme, genitori, ragazzi e sacerdoti”, continua Nuccia.
“Il nostro coro infatti non si adatta ai dettami numerici richiesti dal regolamento. Abbiamo molte famiglie con bambini, che sono una parte fondamentale del coro tanto quanto gli adolescenti, pochi a causa di altri impegni oratoriani, e degli adulti in supporto. Questo vuol dire che abbiamo più di 5 over e under quota. Per questo mesi fa ho scritto allo staff del Talent chiedendo se ci avrebbero accettati anche con questa formula, la sola che ci avrebbe permesso di partecipare. Fortunatamente, non essendo il Talent una competizione, ma un’occasione d’incontro, crescita e testimonianza, ci è stato dato il permesso di partecipare con quel che siamo, portando tutti noi stessi a partire dalle nostre imperfezioni. Sono certa che ogni piccolo tassello impilato in questi anni darà i suoi frutti”.
Ricordiamo che la finale del Talent si terrà domenica 7 luglio in piazza Cattedrale, nel cartellone di AstiMusica: i cori si incontreranno alle 18,30 per la veglia in Cattedrale, alle 19,15 si sposteranno nel cortile dell’oratorio per la cena e alle 20.30 tutti in piazza per l’inizio della serata.
Per seguire in diretta le prove e i cori di Asti God’s Talent, vedere le foto e condividere informazioni, basta seguire le pagine instagram “Astigodstalent” e “Pgasti” e la pagina facebook “Asti God’s Talent”.

Anche quest’anno la Gazzetta d’Asti premia il coro che riceverà più tagliandi. Per votare il coro preferito basta acquistare la Gazzetta d’Asti, barrare la casella del team favorito, ritagliare il coupon e consegnarlo alla redazione in via Monsignor Rossi 6 (14100 – Asti), o spedirlo tramite posta ordinaria.
 Chi riceverà più tagliandi riceverà il premio speciale sul palco di piazza Cattedrale.

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