L’apertura della “Porta (non) Santa” ma che ha predisposto gli animi dei partecipanti ad aprire il cuore e la simpatia verso gli ospiti della struttura presente nella canonica di Piea ha dato il via alle varie iniziative del periodo del Natale di Gesù. Il significato di questo gesto, entrare in chiesa per la messa domenicale non dalla porta centrale ma da quella della canonica, dove sono ospiti 27 rifugiati del Pakistan e del Bangladesh è stato colto dai presenti: si arriva a Cristo attraverso il prossimo, tutto. La cena multietnica: pakistana, nigeriana e italiana ha raccolto, per ringraziare, i vari volontari/ie delle tre parrocchie: Cortanze, Cunico, Piea. Apprezzate, considerato il consumo, tutte le numerose portate dalle un poco (troppo) piccanti a quelle un poco (troppo) dolci. Nessuno degli invitati si è dimostrato…schizzinoso. Frutto di questa prima cena la proposta, partita dagli invitati soddisfatti, di organizzarne altre ed esattamente, la prima, la vigilia della festa di Don Bosco sabato 30 gennaio. Chi si è impegnato a portare avanti questa simpatica iniziativa ha suggerito di fare una cena a modico pagamento il cui ricavato andrà per la tinteggiatura della facciata della chiesa parrocchiale e del campanile. Risposta a coloro che hanno abolito il presepio per rispetto ai Mussulmani, i nostri ospiti, tutti di religione mussulmana, hanno collaborato all’allestimento di un presepio, all’ingresso dell’accoglienza. Un mare, con in mezzo una imbarcazione e a bordo un gruppo di profughi di tutte le età. Sulla riva opposta la capanna di Betlemme, con il Bambino Gesù, e una grande scritta: “Dio è la nostra salvezza”. Ultima iniziativa del periodo natalizio, i tre Re Magi, presenti durante la Messa della Epifania, rappresentati da un Africano, un Pakistano e uno del Bangladesh. A coronamento di tutto questo, l’ordinazione diaconale del nostro Fabrizio Crivelli, residente a Cortanze ma operante nelle tre parrocchie. Diacono cioè al servizio dei più bisognosi di tutto ma principalmente di accoglienza serena, amicale, cordiale pur non disgiunta da una necessaria e dovuta corrispondenza.