albugnano e vezzolano«Un umano rinnovato, per abitare la terra». È il tema scelto dalla Chiesa italiana per la 10ª Giornata   per la custodia del creato “celebrata” il 1° settembre appena passato. Iniziativa che assume un   significato ancora maggiore alla luce dell’enciclica Laudato si’ e della decisione del Papa di istituire   una giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Il messaggio per la Giornata invita a   riscoprire una «sapienza dell’umano, capace di amare la terra, per abitarla con sobria leggerezza».   Tra i temi affrontati la necessità di ripensare gli stili di vita, di tutelare il clima, di rafforzare   un’economia sostenibile. Il significato della Giornata si amplifica con l’attesa del 5° Convegno   ecclesiale nazionale di Firenze 9-13 novembre su “nuovo umanesimo” e del Giubileo della   misericordia che si aprirà l’8 dicembre.   In questa cornice, come già lo scorso anno, si lavora a questi temi di “stringente” attualità, per dare   “vigore e risorse” ad una “sapienza dell’umano” capace di amare la terra.  La concreta risposta a queste sollecitazioni sarà condivisa sabato 3 ottobre nella Canonica di   Vezzolano in un convegno di studio che la Diocesi di Asti e il Consorzio universitario Astiss stanno   organizzando con un’ampia convergenza di associazioni culturali locali.  Il programma della giornata è costruito con l’intento di accogliere ed attualizzare questa sensibilità,   ambientale e sociale, di nuovo umanesimo; vedrà l’intervento di esperti e la proposta di percorsi   naturalistici per vivere “in presa diretta” il bello della natura. Concluderà la giornata, alle ore 17, il   concerto “Medioevo tra cielo e terra, spiritualità e natura” eseguito dal Gruppo di musica antica La   Ghironda di Asti.  I dettagli e le specificità del convegno saranno comunicati quanto prima, ma è utile documentare   all’inizio del “settembre astigiano” come la tematica raccolga interessi convergenti che esprimono   in questo periodo autunnale una originale serie di appuntamenti che è interessante leggere in   sequenza ricordando solo date e argomenti.  Questa ideale agenda inizia il 15 settembre, Palazzo Borello: Seminare la terra, educare i giovani.   Forum internazionale delle comunità agricole salesiane; 25 settembre, Polo Universitario Astiss:   Dati aperti come bene comune per lo sviluppo del territorio; 25 settembre Polo Universitario Astiss    e Villa Paolina: Notte dei ricercatori 2015.  Il dialogo tra sensibilità affini continua il 26 settembre, Canonica di Vezzolano: Abbazie e monasteri   luoghi dell’accoglienza dal Medioevo ad oggi; 3 ottobre Canonica di Vezzolano: Un umano rinnovato,   per abitare la terra; 17 ottobre Polo Universitario Astiss: Giornata “Giuseppe Ratti”: Fra ricerca   tecno-scientifica e conservazione della vita: un confronto sull’agricoltura. Questi tre appuntamenti   definiscono un trittico di concretezza nel quale l’Accoglienza, la Responsabilità e la Scienza   tracciano dimensioni dell’Umano per affrontare – anche a livello locale – l’attuale crisi   antropologica, ambientale e sociale.  Per completare la panoramica va ricordata la camminata, organizzata il 27 settembre dalla sezione   di Asti del CAI, da Asti a Castelnuovo don Bosco, come sollecitazione per uscire dagli ambiti della   consuetudine ed assumere nel cammino verso una meta nuovi orizzonti della propria voglia di   prendersi cura del creato.  Cura che non può prescindere “dall’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal   degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e   portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa” (Laudato si’, n. 25);   di questo si parlerà nel convegno Migrazione forzata –  dalla violazione dei diritti al ripristino della   dignità umana 10 ottobre presso il Polo Universitario Astiss.  Un paniere di iniziative di cui si è voluto dare notizia senza citare gli organizzatori, orari e logistica   (per questo ci saranno altri momenti), ma solo, e non è poco, per documentare la sensibilità delle   realtà culturali locali sui temi di un nuovo umanesimo da costruire capendo il contesto ed indicando,   qui ed ora, gli impegni da non eludere. Michelino Musso