FRANCESCO RAVINALE VESCOVO“Carissimi, in queste settimane che avremmo desiderato di riposo e di serenità si accavallano notizie   inquietanti, che non vorremmo immaginare come portatrici di scenari di guerra ancora più vasti.  Alla base di questa cieca violenza c’è molto spesso l’intolleranza religiosa, per cui la presidenza   della Conferenza Episcopale Italiana ha emesso una dichiarazione preoccupata:  “Un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove   sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi   terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono   l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Le loro chiese sono   profanate: antiche reliquie, come anche statue della Madonna e dei Santi, vengono distrutte   da un integralismo che, in definitiva, nulla ha di autenticamente religioso. In queste zone   la presenza cristiana, la sua storia più che millenaria, la varietà delle sue tradizioni e   la ricchezza della sua cultura, – ammoniscono i vescovi italiani – è in pericolo: rischia   l’estinzione dagli stessi luoghi in cui è nata, a partire dalla Terra Santa». Personalmente sento il dovere di fare mio l’impegno di una sensibilizzazione dell’opinione   pubblica, perché   «A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi   diritti, noi non possiamo tacere. L’Occidente non può continuare a volgere lo sguardo   altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che   l’hanno forgiato e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo   indiscriminato con un preciso modello di sviluppo». Per questo rivolgo a tutta la comunità cristiana l’appello e l’indizione di una giornata di preghiera   per il 15 agosto, nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, quale segno   concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione. Ricordando l’efficacia della giornata di preghiera indetta da Papa Francesco il 7 settembre  2013 per scongiurare un conflitto internazionale in Siria, chiedo a tutti i sacerdoti di far sentire   questo dramma nella predicazione della solennità e di invitare a un’intensa preghiera per questa   intenzione. Con l’occasione auguro a tutti un sereno periodo di riposo”. Francesco Ravinale