“Il sindaco Rasero e i consiglieri comunali di maggioranza hanno aumentato la tassa rifiuti, le tariffe dei parcheggi e dei bus, tutti servizi resi dall’Asp: per questo le continue dimissioni ai vertici dell’Azienda non sono solo uno scontro di potere all’interno della maggioranza ma ricadono sui cittadini e pertanto continueremo a fare interpellanze e battaglie.
Da quasi un anno e mezzo l’Asp sembra paralizzata da uno scontro tra il Comune e gli amministratori nominati dal Comune stesso, con la conseguenza che la Città è tra l’altro sempre più sporca.
L’imbarazzo del sindaco e dei consiglieri responsabili degli aumenti è dimostrato dal fatto che invece di rispondere nel merito fanno lo scaricabarile e cercano di cambiare discorso.
Se invece di nascondere la polvere sotto il tappeto ci dicessero davvero quali sono state le divergenze tra il Comune e i vertici nominati da Rasero stesso (tre dimessi su tre, tra cui un imprenditore importante e il segretario cittadino di Forza Italia…), ci spiegassero quali sono state le divergenze di merito, potremmo tra tutti tentare di dare risposte ai problemi e non fare le solite discussioni in politichese.
Occorre chiarezza sulle procedure di assunzione dei dirigenti in Comune: no a commissioni di politici
Un intero capitolo a parte si apre rispetto alle dimissioni della terza consigliera Asp, Monica Primitivi.
Dal testo della lettera pubblicata dai giornali si legge che le sue dimissioni sarebbero legate alle “recenti vicende riferite al cda Asp” che avrebbero coinvolto la sua “sfera lavorativa/personale”.
Il sindaco ha spiegato ai giornali che la stessa, mentre era consigliere dell’Asp, ha partecipato a un concorso per diventare dirigente dello stesso Comune che l’aveva nominata in Asp.
Sempre il sindaco rende noto che la consigliera si sarebbe dimessa dall’Asp lo stesso giorno in cui è stato comunicato l’esito del concorso che ha portato alla scelta di un altro candidato.
La ex consigliera Primitivi, infine, dichiara ai giornali che sarebbe stata sottoposta a un “colloquio con la Giunta” nell’ambito della procedura di selezione del dirigente, che invece (com’è ovvio…) prevedeva un colloquio con una commissione formata solo da tecnici e non da politici.
Ci sono evidenti ragioni di inopportunità su questo intreccio e parallelismo di situazioni e certamente non è accettabile che la Giunta, organo politico, partecipi alle procedure per assumere il personale.
Su questa ingerenza della politica (che è il contrario della meritocrazia sbandierata dalla maggioranza) lavoreremo nei prossimi giorni per fare luce, nonostante le reticenze e i tentativi di cambiare discorso del sindaco e dei suoi consiglieri”.
 Angela Motta, capogruppo Pd in Consiglio Comunale