“Alcune settimane ci separano dalla “chiamata” per le consultazioni amministrative di Asti. In questi giorni di intensa, e contemporaneamente superficiale, campagna elettorale ho avuto direttamente la conferma sugli “umori neri” della gente che risente, giustamente, di tutte le negatività offerte dallo scenario politico nazionale e, perché no, anche di quello astigiano.
Solo a sentire di politica e politici mi “viene l’orticaria” è la frase più ricorrente che percepisco quando parlo della mia candidatura; in pochi secondi devo trovare una frase che faccia “breccia” per poter almeno esprimere ciò che penso e che esprimerò su questa lettera aperta.
Sarà proprio vero che le nostre indignazioni sono completamente legittime e non la conseguenza di quanto, ognuno di noi, nel suo piccolo, ha contribuito a realizzare nel “lasciar crescere” queste situazioni?
La tentazione è di rinunciare a tutto! Capire che questo è controproducente è il punto per ripartire.
Non andare ad esprimere le proprie preferenze con preclusioni a priori, lo ritengo personalmente sbagliato.
Se tutti, ma proprio tutti usassimo anche solo una volta questa forma di civica protesta, forse, ci sarebbe una svolta, ma visto che così non è mai stato mai sarà, i pochi o tanti che si recheranno alle urne legittimeranno ugualmente i rappresentanti dei soliti partiti a “risedersi” sulla poltrona lasciata per pochi giorni e fare né più né meno di cosa facevano prima magari con piccoli “rimpasti per cambiare gli orticelli da innaffiare”.
E’ proprio in questi momenti, dove viene data l’opportunità di voltare pagina, cogliere l’occasione e provare a fare novità!
Per  la prima volta nella storia della nostra città si candida a Sindaco una donna e con essa altre 32 donne e 31 uomini di cui molti giovani. Mariangela Cotto non ha candidato un “esercito” di persone, ha preferito puntare sulla qualità e non la quantità. Persone che nella vita privata si adoperano nel volontariato o nel sociale ed è con questo sentimento che affrontano questa sfida con politici esperti e che di mestiere sanno fare solo quello!!
Senza alcun partito di supporto o di condizionamento, abbiamo davanti una persona che continuamente ci esorta ad essere corretti, leali e senza cadute di stile al solo scopo di raggiungere obiettivi personali e non tesi al bene comune.
Tutto ciò mi sembra che sia un buon motivo per provare a ripartire da capo, fidandosi di persone normali e non di professionisti necessariamente legati alle indicazioni centralmente emanate dalla parte rappresentata e, con buona probabilità, portati a rispecchiarne i comportamenti nel bene e nel male.
Da queste semplici considerazioni penso si possa partire per provare a cambiare.
Nel commiato con i miei interlocutori ricorro sempre ad una sintesi di promemoria: “crederci sempre, arrendersi mai!!”. E’ il segnale che condivido per aiutare, anche con il mio impegno, ad incrementare la partecipazione al voto e, di conseguenza, a migliorare la politica”.

Gianpaolo Pennino – Noi per Asti