“Costruire il futuro è un’impresa possibile. Ma lo si può fare solo se si cambia passo su alcuni nodi decisivi: welfare, occupazione, istruzione, burocrazia, fisco, infrastrutture. Servono vere riforme strutturali che ringiovaniscano il Paese conferendogli un assetto a misura dei giovani e delle imprese”.
Questa, in sintesi, è  la richiesta che il Coordinamento Nazionale Giovani Imprenditori (composto dai Movimenti Giovani di Confagricoltura, Cna, Confartigianato e Confcommercio) esprime in una lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti.
“I Giovani Imprenditori, in rappresentanza di centinaia di migliaia di imprenditori under 40 del nostro Paese – scrive Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato e portavoce del Coordinamento – sentono il dovere di fare la loro parte affinché si esca dalla crisi prima possibile e nel miglior modo possibile”.
Ma chiedono il riconoscimento del valore sociale delle imprese ed “un Paese in cui si sia liberi di fare impresa, in un mercato realmente competitivo che valorizzi il merito e la legalità”.
Nella lettera a Mario Monti, il Presidente Marco Colombo indica alcune proposte: porre i giovani realmente al centro delle politiche di Governo; favorire la ricerca e l’innovazione anche attraverso processi di aggregazione formale ed informale tra le imprese; superare il digital divide soprattutto nei rapporti con la P.A; eliminare le distanze tra il mondo della scuola e quello delle imprese, valorizzando la cultura dell’intraprendere; rendere il credito più funzionale al merito e meno al patrimonio; incentivare la creazione di nuove imprese ma anche porre grande attenzione alle imprese giovanili che, in questi anni, tra mille difficoltà, hanno continuato a stare sul mercato; attuare rapidamente il principio del Think Small First e lo Statuto delle Imprese che da oggi è legge.  ?“L’Italia – conclude il Presidente Marco Colombo – ha bisogno di futuro e di speranza. Il nostro impegno di ogni giorno, come imprenditori e come giovani, è quello di immaginare il futuro e tenere viva la speranza che il domani sarà sempre migliore dell’oggi: questa energia la vogliamo mettere al servizio del Paese”.