Sono una paziente oncologica in cura presso l’ospedale Cardinal Massaia da quasi nove anni, in questo ultimo periodo sono sottoposta a chemioterapia e soffro gli effetti pesanti che comporta questa terapia. In questi ultimi mesi ho notato che uscendo dal Day Hospital oncologico si sente la puzza di fumo che arriva dall’ingresso principale, fatto che mi ha portato a notare una situazione che sembra chiaramente contro la legge.

Da anni sono stati posizionati cartelli informativi davanti all’ingresso pedonale, nel piazzale davanti al parcheggio esterno, nella passarella che collega il parcheggio con l’ospedale, dove si comunica che secondo la legge italiana L.n. 548/1975, Dir P.C.M. 14/12/1995 Legge n. 3 del 16/01/2003 art. 51, D.Ivo 12/01/2016 n.6 intorno all’Area ospedaliera esiste un DIVIETO DI FUMO E SIGARETTA ELETTRONICA. I trasgressori rischiano sanzioni tra i 27,50 e 275,00 euro. In più, sono segnalati enti responsabili che possono assumere la sorveglianza sul divieto di fumo.

Attualmente sono stati posizionati posaceneri ai due lati dell’ingresso principale dell’ospedale che sono in chiaro conflitto con le norme sopra citate e, anzi, favoriscono la violazione del divieto di fumo. Chiedo che questi posacenere vengano rimossi dall’ingresso principale e che siano rinnovati i cartelloni informativi in modo che l’area di divieto fumo sia chiaramente identificabile. Una campagna di comunicazione con volontari che interagiscano con i passanti potrebbe inoltre essere molto importante. I posaceneri potrebbero venire spostati nella zona di attesa / fermata bus, con cartelli informativi su fumo e pulizia dello spazio pubblico.

Sono consapevole delle difficoltà nell’educare la società a una cultura della prevenzione, ma è proprio questo uno dei compiti principali dell’Asl.

Un messaggio, infine, agli amici fumatori: avete senza dubbio il diritto di fumare negli spazi dedicati, ma quando lo fate guardate che vi sta intorno, dove potete buttare le cicche. Fate parte di una comunità e avete una responsabilità verso gli altri. Guardate il pavimento intorno e riflettete riguardo a dove vanno a finire le cicche se buttate in terra (cosa per altro proibita dal nostro ordinamento e passibile anch’essa di multa).

Dennis Marcela Bejarano, cittadina della città di Asti e paziente oncologica