Alle frazioni dell’Astigiano, ancora alle prese con frane, danni e strade bloccate dopo le eccezionali precipitazioni dello scorso autunno, arriveranno 400 mila euro dalla Regione in deroga alla legge 18 sulle opere pubbliche.
Questo è l’impregno preso dall’assessore alle Opere Pubbliche e Difesa del Suolo Bruna Sibille davanti a presidenti e consiglieri di Circoscrizione che si sono riuniti martedì nella sala consiliare del Municipio per discutere, anche con il vice presidente del Consiglio Regionale Mariangela Cotto (che ha promosso l’incontro dopo la riunione congiunta del 26 febbraio) e il vice-sindaco Sergio Ebarnabo, la difficile situazione in cui versano le ventine.
I presidenti delle circoscrizioni astigiane sono affranti – ha detto Mariangela Cotto nell’apertura del suo intervento –: molti dei piccoli progetti che stavano conducendo in porto dovranno essere messi da parte a causa dell’assenza di fondi, che sono stati tutti impegnati a far fronte all’emergenza causata dalmaltempo. Alziamo la voce per tenere accesi permanentemente i riflettori sulle problematiche dei piccoli centri”.
Gli interventi catalogati dall’Ufficio Suolo Pubblico del Comune ammontano a circa 5 milioni di euro – ha spiegato Sergio Ebarnabo, titolare nel Comune di Asti della delega al Decentramento -. Il territorio frazionale costituisce per Asti una parte importante: circa 115 chilometri quadrati, 190 chilometri di strade e 18 mila abitanti”.
Damaso Degioanni, rappresentante di Sessant-Serravalle-Mombarone, ha portato l’esempio delle otto frane, di cui quattro gravi, che hanno interessato il territorio della sua Circoscrizione: la più estesa, con 22 chilometri quadrati, 1800 abitanti, strade per 47 chilometri.
Del resto, i problemi delle frazioni sono molti, e gli interventi che si sono susseguiti hanno messo l’accento sui diversi aspetti.

Voglio evidenziare un profilo in particolare sul quale occorre mantenere alta l’attenzione – ha detto ad esempio Piero Mora – ovvero il problema della sicurezza, molto sentito per la difficoltà di controllare in maniera capillare il territorio. I dati recentemente diffusi dal prefetto ci rassicurano sull’impegno delle forze dell’ordine e sul raggiungimento di risultati positivi nel contrasto ai fenomeni criminosi. Purtroppo – ha proseguito Mora – oltre alla piaga dei furti nelle case, si verificano con una certa frequenza casi di truffe e di raggiri, spesso neppure segnalati, soprattutto ai danni di persone anziane che vivono nelle periferie cittadine. Su questi casi – ha concluso Mora – particolarmente odiosi per le modalità subdole con le quali vengono perpetrati, occorre intervenire con un presidio costante del territorio, che contribuisca anche al miglioramento della “percezione” della sicurezza”.