Nei saldi c’è sempre un che di competitivo. Innegabilmente c’è chi è più bravo e chi meno a cogliere le occasioni, a individuare tra quelli rimasti il maglione o la camicia più di buon gusto, a scegliere il capo con il miglior rapporto qualità-prezzo. E ci si sente sempre un po’ vincitori o un po’ vinti, quando tornati a casa si contempla il proprio “bottino”; quando invece si resta a casa, a vedere le immagini in tv delle lunghe code fuori dai negozi, l’impressione è di essere tagliati fuori dai giochi. Insomma, bisogna partecipare, e gli astigiani sembra lo stiano facendo.
“Dai dati di cui disponiamo, pare che l’andamento dei saldi su Asti sia in linea con quanto si sta registrando in Piemonte – commenta, dopo i primi giorni, l’assessore al commercio del Comune Maurizio Rasero -, il che mette il luce come i nostri concittadini, commercianti e acquirenti, ormai aspettino questo momento con impazienza”.

Oltre a domenica scorsa, anche la prossima, 10 gennaio, i negozi astigiani alimentari e non potranno restare aperti. Ma, saldi o non saldi, il calendario delle aperture domenicali di qui a fine anno è nutrito: in concomitanza con il mercatino dell’antiquariato della quarta domenica del mese le aperture facoltative sono fissate per il 24 gennaio, il 28 febbraio, il 28 marzo, il 27 giugno, il 25 luglio, il 22 agosto, il 24 ottobre, il 28 novembre.