Una sollecitazione ai Comuni piemontesi affinché facciano uso dei buoni-lavoro, sulla base di quanto previsto dalla finanziaria 2010: la rivolge Mariangela Cotto, vicepresidente del Consiglio regionale ed esponente Pdl, che ricorda le novità introdotte in materia di lavoro occasionale.
“Dai voucher nati per la vendemmia e i piccoli lavori agricoli – dice Cotto – si è passati ai servizi privati e ora anche agli enti locali che possono utilizzare pensionati e studenti, nei periodi di vacanza o nei festivi, per attività di manutenzione, pulizia, giardinaggio, oppure per lo sgombero neve, particolarmente utile in questo periodo, così come per altri servizi. Ma anche in occasione di eventi e manifestazioni sportive, culturali, fieristiche: insomma in tutti i casi in cui occorre una collaborazione esterna, ulteriore rispetto ai dipendenti ordinari”.
Cotto sottolinea che l’uso dei voucher è stato via via semplificato ed è “estremamente elastico, sia per i datori di lavoro che per i collaboratori. Questi ultimi possono integrare le loro entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato. Il compenso dei buoni lavoro dà diritto all’accantonamento previdenziale presso l’Inps e alla copertura assicurativa presso l’Inail ed è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici”.
Ma è  da rilevare una ulteriore opportunità, prorogata dalla finanziaria anche per il 2010, ovvero l’uso dei buoni-lavoro, fino a un massimo di 3mila euro, per le persone in cassa integrazione o in mobilità.
“In un momento di crisi produttiva – aggiunge Cotto – i Comuni bisognosi di manodopera possono contribuire direttamente a integrare i bilanci famigliari di coloro che sono stati collocati in cassa integrazione o hanno perso il lavoro, e che hanno dunque subito una decurtazione del reddito”.
Il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale avviene attraverso buoni, il cui valore nominale è di 10 euro. Detratte le contribuzioni, il valore netto è di 7,50 euro. I voucher sono disponibili per l’acquisto presso le sedi Inps, ma in Lombardia e Veneto è in corso una sperimentazione anche nella tabaccherie. Cotto ha già presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere che anche i Centri per l’Impiego siano coinvolti nella vendita e nella promozione dei buoni-lavoro.