Accordo raggiunto e firmato, all’Asl di Asti, sui fondi contrattuali già a disposizione, tra la Direzione Generale e le organizzazioni sindacali delle categorie sanitarie. Secondo l’accordo, le progressioni verranno concesse al 50% dei dipendenti aventi diritto (percentuale massima stabilita dal Ccnl) per un ammontare di circa 500 mila euro a partire dal 1 gennaio 2021.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto, che va a sanare una situazione che non era più aggiornata da più di 5 anni.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri e il Dirigente Sindacale Nursing Up di Asti, Enrico Mirisola, spiegano: “Questo accordo è importante perché aggiorna una situazione che era bloccata dal 2016. Dobbiamo rilevare che il lavoro è stato compiuto in un clima sereno e costruttivo con l’azienda sanitaria, ciò ha permesso di ottenere un risultato che, grazie alle competenze messe in campo, chiude una partita molto importante a favore dei lavoratori. In questo contesto dobbiamo dare atto alla dirigenza dell’Asl di avere compreso e poi avere dato seguito alle nostre richieste”.

“Va poi segnalato – concludono Mirisola e Delli Carri – che è stata anche confermata l’attivazione delle prestazioni aggiuntive del personale infermieristico il quale, su base volontaria, verrà o è già stato impiegato nella campagna vaccinale: la remunerazione è di 50 euro lordi e la decorrenza è a partire dal 25 marzo scorso. Le restanti prestazioni aggiuntive, invece, quelle ad esempio nei reparti, verranno anch’esse ricalcolate con una maggiorazione del 15%, per cui saranno ricalcolate le tabelle e le cifre di chi le fa. Un risultato che sottolinea la correttezza della nostra battaglia che da mesi abbiamo portato avanti”.