Cassa integrazione guadagni ordinaria di sospensione a zero ore per 70 lavoratori e riduzione di 24 ore per 237 lavoratori. I numeri si rincorrono in questo girotondo: prima 25 esuberi, poi 90, poi 60 ed ora 70 in cassa integrazione e 273 con riduzione di stipendio. Le trattative serrate di questa settimana tra le parti sociali e la direzione avevano portato ad una brusca interruzione. Ora arriva, dall’alto, la decisione della Util: “Questa decisione presa da parte dell’azienda unilateralmente, dopo che la Prefettura ha provato a ricomporre una trattativa che si è interrotta giovedì sera, dimostra sempre di più, che la volontà di trovare una soluzione condivisa sicuramente non sta nelle intenzioni della Direzione aziendale.- commentano dalla Fiom Cgil e dalla Fim Cisl -Riteniamo inaccettabile tale decisione unilaterale, che rischia di produrre rabbia ai lavoratori e far degenerare la situazione.” Proclamato quindi sciopero per la giornata di lunedì, mentre proseguono i presidi davanti all’azienda villanovese, multinazionale del settore componentistica per freni con 1400 dipendenti sparsi su stabilimenti in Canada , Messico, Cina e, appunto, Villanova d’Asti. Dove fu fondata nel 1958 e dove oggi lavorerebbero, il condizionale a questo punto è d’obbligo, 320 donne e uomini. Il gruppo di Unitisipuò fa sapere la sua vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vicenda “non più di qualche settimana fa abbiamo ascoltato le istituzioni locali parlare di Pnrr e lavoro in occasione della festa della Fiom. Abbiamo sentito parole chiave futuristiche e piene di ottimismo: progettazione, possibilità per il territorio, soldi che arriveranno, rilancio, valorizzazione, sinergie e collaborazioni.- scrivono i consiglieri astigiani Mauro Bosia e Michele Anselmo – La vicenda Util, dunque, fa tornare tutti coi piedi per terra, e ci dice per prima cosa che quella del lavoro è una partita che si gioca su un piano ben più conflittuale e difficoltoso rispetto alla “visione” e alle “prospettive” che fanno molto comodo ad una politica che non è più abituata a sporcarsi le mani e a mettersi contro i pesci grossi.”
Paolo Viarengo