“I piccoli Comuni sono l’anima della struttura amministrativa del nostro Paese e la prima sede della democrazia: per questo ho partecipato quest’oggi a Torino alla manifestazione promossa da Anci e Uncem contro i tagli agli enti locali”: così il consigliere regionale Angela Motta.
“Il Piemonte non può assistere passivamente alla sciagurata manovra del Governo che rischia, se non corretta, di devastare il nostro territorio con la cancellazione di oltre la metà dei Comuni, la soppressione di 4 Province (tra cui Asti) e i drastici tagli ai trasferimenti statali. Con provvedimenti presi all’insegna dell’emergenza, si fanno solo danni e non si ottengono risparmi significativi. Se la manovra non verrà prontamente corretta, l’unica conseguenza sarà quella di aver umiliato e indebolito il Piemonte, la sua montagna e i suoi tanti piccoli Comuni.
Ad una riforma che vuole modificare la geografia della nostra regione come PD vogliamo contrapporre una riforma che cambi radicalmente i poteri locali in Piemonte, con l’obiettivo di una forte modernizzazione della pubblica amministrazione regionale.
Per ottenere ciò proponiamo che la Regione, che deve fissare gli ambiti ottimali per la gestione associata dei servizi dei comuni, assuma come riferimento quello di dare vita a gestioni associate con almeno 20000 abitanti di popolazione.
Inoltre, si deve affrontare anche il tema del rafforzamento dei consorzi dei servizi sociali. Anche in Piemonte troviamo di tutto; infatti, abbiamo consorzi di 8000 abitanti e consorzi sopra i 120000 abitanti: la nostra proposta e di prevedere consorzi non al di sotto di 70000 abitanti per rendere più efficace il lavoro e ridurre i costi fissi.
Per costruire poteri locali più moderni ci vuole però una grande iniziativa politica da parte della Regione, perché compete alla Regione definire gli ambiti ottimali per la gestione associata dei servizi così come compete alla Regione definire gli ambiti dei consorzi dei servizi sociali, rendendo più certo il sistema ed evitando improduttive concorrenze tra comuni, comunità montane e Province sulla gestione delle concorrenze”.