Sul Piano Sanitario della Regione Piemonte deve svilupparsi un ampio confronto che coinvolga le comunità locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali e del volontariato”: è quanto si legge nell’Ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Direzione Regionale del PD del Piemonte in relazione all’avvio della discussione sulla riforma della Sanità in Piemonte e alle problematiche relative alla gestione delle politiche sociali.
Secondo il PD la Giunta regionale “intende arrivare ad una riforma sanitaria senza alcuna vera consultazione e confronto”, una riforma “tecnocrate ed autoritaria perché decisa e gestita da poche persone” che mira alla separazione degli ospedali dalla sanità territoriale. Pertanto la Giunta regionale “deve presentare un Piano Socio-Sanitario nel quale siano inserite le scelte che attengono alla riforma sanitaria in Piemonte, in modo che tutta la comunità piemontese possa assumere una posizione” proseguendo nel progetto avviato nella precedente legislatura regionale e confermando il modello piemontese “costruito su integrazione tra ospedali e territorio e tra sanità e sociale, dunque sulla continuità assistenziale e sull’appropriatezza delle prestazioni, con il recupero di ancor maggiore efficacia ed efficienza”.
Il documento approvato dalla Direzione regionale impegna i circoli territoriali del PD ad una forte campagna di informazione e di mobilitazione contro le scelte politiche in materia sanitaria espresse dalla Giunta regionale; il Gruppo Consiliare regionale a proseguire nel lavoro di opposizione alle volontà espresse dalla Giunta regionale e di costruzione di proposte che all’interno del modello Piemonte rafforzino i livelli di efficienza ed efficacia dei servizi e i Gruppi consiliari PD nelle Province e nei Comuni a presentare ordini del giorno in materia.