Dopo anni di forti tensioni interne il Partito Democratico di Asti ha ritrovato unità e armonia intorno al nuovo segretario provinciale Giuseppe Goria, detto Pino, eletto pressoché all’unanimità dagli oltre cinquecento iscritti della nostra provincia in occasione del congresso appena concluso.

Pino Goria compirà 63 anni il prossimo 28 novembre e ha grande esperienza amministrativa in forza di una lunga carriera di direttore e segretario generale in molti comuni piemontesi, ultimo il Comune di Asti, dove ha rivestito questo delicato ruolo fino al mese scorso. Dal punto di vista politico è stato tra l’altro sindaco di Tigliole dal 1985 al 1995 e presidente della Provincia di Asti dal 1995 al 1999.

L’elezione di Goria a segretario provinciale del PD, frutto di una convergenza di tutte le anime del partito, è stata ratificata dall’assemblea congressuale svoltasi al dopolavoro della Way Assauto mercoledì scorso. Nel discorso di insediamento il nuovo segretario ha sottolineato il fatto che, pur essendo un sostenitore di Renzi da quando è sulla scena nazionale, la sua disponibilità a candidasi si è fondata sul presupposto dell’accordo unitario di tutte le anime del Partito e che questa sarà anche la condizione per la prosecuzione del suo mandato che quindi si svolgerà in un clima di lavoro comune.

Alcuni delegati, intervenendo all’assemblea, hanno ricordato come Goria sia stato un precursore dell’Ulivo avendo creato ad Asti “Il Grappolo”: una coalizione di centro sinistra molto vasta , che riuscì a conquistare la guida della Provincia di Asti, che ha anticipato a livello locale l’Ulivo che successivamente avrebbe portato Romano Prodi alla guida del Paese e la nascita del Partito Democratico.

Concludendo il proprio intervento Goria ha affermato che “saremo tutti valutabili sulla base dei risultati che saremo capaci di ottenere, mostrandoci degni di governare le situazioni e non di gestirle; di aumentare il numero e la qualità dei nostri iscritti, considerando questo non un fine in sé, ma un sintomo del fatto che stiamo percorrendo strade corrette; di meritare maggiori consensi elettorali come riconoscimento del buon lavoro che saremo riusciti a fare”.