Bisognerà attendere il prossimo Consiglio Comunale, dopo la seduta che si è tenuta ieri sera online, per assegnare i tre posti lasciati liberi dai consiglieri dimissionari di minoranza Antonio Cirone, ex capogruppo, Alessandro Scovero e Chiara Berardi.
Hanno infatti rinunciato all’incarico i primi tre non eletti in Consiglio della lista “Tradizione Innovazione Futuro” (Massimiliano Antonucci, Elisa Audenino, Gianluca Cognolato).
Il Consiglio tornerà a essere convocato a tempi brevi: saranno invitati alla seduta gli altri sei candidati della lista di minoranza, rappresentata ora nel consesso da Natale Ferrari.
Ieri il Consiglio ha preso atto delle dimissioni dei tre consiglieri con la lettura delle loro motivazioni. Il sindaco Anna Macchia, che nelle settimane scorse aveva dichiarato di voler entrare nel merito della questione a Consiglio riunito, ha pronunciato un articolato intervento, qui sotto riportato, che successivamente il vicesindaco Anna Rabino e l’assessore Gugliemo Aubert Gambini hanno dichiarato di condividere.
Il sindaco Macchia: “Siamo un’Amministrazione aperta al dialogo e i fatti lo dimostrano”
Questa sera siamo chiamati alla surroga dei tre consiglieri di minoranza che hanno deciso di lasciare il Consiglio Comunale per la mancata disponibilità, così hanno dichiarato, di questa Amministrazione al dialogo e al confronto: lo ha scritto nella lettera di dimissioni il consigliere Cirone e, come ascolteremo più avanti, lo ribadiscono i suoi colleghi Scovero e Berardi.
Prima di entrare nel merito dei rilievi che ci vengono mossi è doverosa una premessa.
Il Sindaco e la Sua Amministrazione considerano importante il ruolo della Minoranza, chiamata a svolgere il controllo sulla legittimità degli atti amministrativi ma anche, in base all’articolo 21 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, a esercitare il “diritto d’iniziativa” su ogni argomento sottoposto alla deliberazione del Consiglio. Anche i consiglieri di minoranza hanno infatti la facoltà di presentare proposte di deliberazione, emendamenti, interrogazioni, interpellanze, mozioni: opportunità che i tre consiglieri dimissionari, da quando sono stati eletti, non hanno ritenuto di perseguire.
La nostra è un’Amministrazione trasparente. Più volte ho personalmente invitato il consigliere Cirone in Municipio a visionare le pratiche e a verificare gli atti con i nostri dipendenti, se proprio non avesse voluto farlo con il sindaco o altri amministratori. Su argomenti specifici che hanno richiamato l’interesse della Minoranza ho sollecitato il consigliere Cirone a presentare proposte scritte in modo da poterle esaminare in Consiglio Comunale: ma nessun contributo è venuto in questo senso, nessuna proposta della Minoranza è stata protocollata in Municipio.
Allora mi domando e vi domando: chi si è dimostrato indisponibile al dialogo e al confronto? Questa Amministrazione o altri?
E’ la Maggioranza che svilisce il mandato della Minoranza?
Voglio rispondere a queste domande con dati alla mano.
Nei giorni scorsi ho svolto una verifica interna con i responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Finanziario del Comune. Ho chiesto loro di segnalare quante volte, dalla data di insediamento dell’Amministrazione a oggi, i consiglieri di minoranza e il capogruppo hanno: 1) visionato la documentazione attinente i Consigli Comunali; 2) presentato proposte, relazioni o progetti; 3) chiesto chiarimenti o informazioni, anche telefoniche, sulle deliberazioni della Giunta (comunicate ai capigruppo) o manifestato l’interesse a visionare le stesse.
Mai, secondo la risposta del responsabile dell’Ufficio Tecnico, il quale ha specificato di aver “interloquito istituzionalmente” con alcuni consiglieri di minoranza nelle sedute di Consiglio a cui l’Amministrazione gli ha chiesto di partecipare e in occasione di uno specifico incontro, promosso dalla sottoscritta, per illustrare gli argomenti tecnici del Consiglio Comunale del 15 luglio 2020.
Il responsabile dell’Ufficio Finanziario ha segnalato che la Minoranza ha visionato gli atti in occasione di tre sedute di Consiglio (3 dicembre 2019, 30 gennaio 2020, 27 luglio 2020), mentre non sono mai pervenute all’Ufficio proposte e progetti e non sono stati richiesti chiarimenti sulle deliberazioni di Giunta.
Aggiungo che nell’anno appena passato, messo a dura prova dalla pandemia sanitaria, per facilitare la consultazione degli atti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale (atti normalmente visionabili in Municipio) ho dato disposizione agli Uffici di inviare via mail la documentazione ai capigruppo che avessero fatto richiesta di poterla ricevere in quella modalità. Dalla Minoranza non sono giunte istanze in tal senso.
Venendo ora nello specifico dei rilievi mossi all’Amministrazione Comunale dal consigliere Cirone nella lettera di dimissioni e anche sugli organi di informazione:
  1. Adeguamento del Piano Regolatore alle norme regionali: era uno dei punti del programma elettorale di questa Amministrazione. Dopo il Consiglio Comunale, la delibera è stata esposta all’Albo Pretorio e la popolazione, informata con manifesti fatti affiggere dal Comune nel concentrico e nelle frazioni, ha avuto 30 giorni di tempo per presentare le osservazioni: cosa che hanno fatto alcuni cittadini e Legambiente, successivamente invitata al Tavolo Tecnico con la Regione. Non sono pervenute osservazioni dalla Minoranza.
  1. Nessun esproprio, come affermato dal consigliere Cirone, è stato fatto dall’Amministrazione per la realizzazione di opere pubbliche.
  1. L’approvazione, in Consiglio Comunale, di variazioni al bilancio con procedura di urgenza non è un’azione illecita, ma una prassi consentita dalla legge.
  1. Non si può affermare che la realizzazione di un impianto sportivo (palestra polifunzionale) “comporterà dei costi fissi rilevanti” perché il progetto, nello specifico, non è ancora stato definito.
Infine: la Maggioranza non opera per ideare e condividere gli obiettivi con i consiglieri di minoranza, ma attua il proprio programma, quello votato dalla maggioranza dei cittadini villafranchesi. E’ ovviamente, ribadisco ancora una volta, aperta al dialogo qualora la Minoranza volesse portare un proprio contributo di idee e riflessioni.
In un momento in cui la politica non gode di troppa popolarità tra i cittadini, credo sia indispensabile che ogni consigliere di maggioranza e di minoranza, anche nel consesso villafranchese, dimostri di essere competente, correttamente informato (informando, a sua volta, correttamente i cittadini e gli organi di informazione), motivato nello svolgimento del proprio ruolo istituzionale.
E’ nel diritto della Minoranza esprimere dissenso sugli atti dell’Amministrazione a partire dal voto in Consiglio Comunale: finora abbiamo assistito a delle astensioni. La buona gestione della cosa pubblica si realizza anche con il coinvolgimento di tutti i consiglieri, ma tocca a ogni consigliere decidere se e come svolgere un ruolo attivo.
Questa Amministrazione, costretta dalla pandemia sanitaria a lavorare in pesante difficoltà, continuerà a operare in modo chiaro e trasparente per attuare il proprio programma con l’obiettivo di non deludere le aspettative della cittadinanza. Ci auguriamo che anche la Minoranza scelga la via della partecipazione attiva nella Casa Comunale.
Le motivazioni delle dimissioni del consigliere Scovero sono le stesse rappresentate dal consigliere Cirone. Ritengo dunque di non dover aggiungere altro a quanto dichiarato per la prima surroga.
Anche la consigliera Berardi addebita a questa Amministrazione la responsabilità del mancato coinvolgimento della Minoranza.
La condizione per essere coinvolti è, però, anzitutto quella di partecipare: la consigliera non è mai stata presente alle cinque sedute del Consiglio Comunale del 2020. Assenze che sono aumentate rispetto al 2019, quando la consigliera aveva partecipato a tre sedute su sette.