A sostegno della vertenza nazionale sul Ccnl dell’Industria Alimentare, le segreterie provinciali Fai-Flai-Uila, hanno proclamato per venerdì 22 gennaio uno sciopero in uscita di quattro ore su tutti i turni di lavoro. Ad Asti verrà inoltre organizzato un presidio fuori dallo stabilimento Saclà, dalle 10 alle 14, per rendere nota la vertenza di quattro lavoratori licenziati dall’azienda. Le segreterie provinciali di Fai Cisl,Flai Cgil e Uila Uil invitano alla massima adesione dello sciopero “per conquistare un contratto nazionale dignitoso, con più diritti e tutele, più certezze, riaffermando con forza e determinazione basta ai soprusi da parte aziendale”. “Come segreterie provinciali vorremmo denunciare che non si tratta di uno scherzo, ma la triste nuda e cruda realtà, ciò che è successo a quattro lavoratori dipendenti della F.lli Saclà, nota azienda del settore agroalimentare, considerata fiore all’occhiello di questo territorio della provincia di Asti. Hanno comunicato con raccomandata e lettera datata 23 dicembre 2015 a quattro lavoratori della manutenzione, di voler procedere al loro licenziamento per giustificato motivo oggettivo sopprimendone la mansione, volendo affidare il lavoro che oggi questi svolgono ad una azienda esterna, nei fatti esternalizzandolo, senza alcuna volontà di ricollocazione in altri reparti. Le lettere di licenziamento sono state consegnate la vigilia di Natale e con lo stabilimento fermo” scrivono i sindacati in una nota. “Riteniamo gravissimo il comportamento dell’azienda anche per la crudezza del provvedimento, con normali relazioni sindacali si sarebbero certamente trovate altre soluzioni meno gravi per quei lavoratori e le loro famiglie . L’azienda non è in crisi, lo dimostrano i dati sulla produzione ed il fatturato che i lavoratori e lavoratrici hanno contribuito a far raggiungere – continuano -.Il provvedimento è frutto di un atteggiamento repressivo, (visto i 4 licenziamenti tutti iscritti alla Flai-CGIL),  che il management aziendale intende avere nei confronti delle maestranze, all’Azienda non interessa avere delle relazioni sindacali costruttive e collaborative, nel pieno rispetto dei ruoli, benchè diversi tra di loro, ma con finalità ed obiettivi comuni”.