La costituzione di un gruppo di lavoro che monitori le scelte dell’amministrazione e proponga soluzioni migliorative, nonché l’organizzazione di momenti di incontro nei quartieri: questi i frutti della riunione sul trasporto organizzata nei giorni scorsi in municipio dal Partito Democratico.
Introducendo al tema, il capogruppo in Consiglio Comunale Fabrizio Brignolo ha spiegato che per l’anno 2011 la giunta Galvagno aveva originariamente previsto un taglio per il settore di 1.600.000 euro, poi parzialmente rientrato con l’ultima variazione di bilancio, grazie alle proteste di sindacati e opposizione.
Nel complesso, comunque, il taglio è rimasto di 951.000 euro, quindi di circa 1/6 rispetto allo stanziamento del 2010: si è infatti scesi da 5.886.710,58 a 4.934.947,60 euro.
«La cosa grave – ha spiegato la vice capogruppo Maria Ferlisi – è che il risparmio dovrà essere spalmato solo sulla seconda parte dell’anno, quindi da oggi a dicembre. Questo perché fino ad ora i tagli ai servizi, ripetutamente denunciati dai cittadini, non sono conseguenza di risparmi, ma dei trasferimenti di risorse spostate dai servizi tradizionali, che sono stati ridotti, al nuovo, costosissimo, servizio delle navette elettriche».
La critica alle navette elettriche è stata molto diffusa da parte degli utenti, i quali hanno spiegato che le stesse sono sì utili a girare nel centro storico, ma non servono per chi abitando in periferia vorrebbe usare il pullman per raggiungere il centro, per trasferirsi da una parte all’altra della città o per andare a lavorare.
Il Pd ha infine lanciato l’allarme sull’inerzia dell’amministrazione che avrebbe dovuto, secondo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale l’11 maggio 2009, lanciare l’Asp nei settori innovativi dell’energia, del teleriscaldamento delle telecomunicazioni informatiche: tutte attività che avrebbero dovuto garantire all’azienda, e quindi all’azionista Comune di Asti, introiti finalizzati proprio a sostenere la spesa per i servizi pubblici e che, invece, in due anni non hanno fatto alcun passo avanti.