I manifesti di cartone, le borracce in mano e la speranza di un futuro più verde. Al grido di “i governi parlano, il clima agisce” i ragazzi del Friday For Future ad Asti come in tutta Europa vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica al sempre più attuale problema della crisi climatica e ambientale. Da ciò nasce l’idea della settimana dell’ambiente, sette giorni in cui attraverso arte e discussione politica si affronterà la questione dell’emergenza ambientale e della necessità di politiche e stili di vita meno impattanti sull’ambiente come l’obiettivo emissioni zero entro il 2030.
Ricco il programma della sette giorni dedicata all’ambiente
Da giovedì 19 settembre fino a domenica 29 il Diavolo Rosso ospiterà la mostra “Linfa mortale” con opere di giovani artisti astigiani. Venerdì 20 settembre in piazza Roma alle 18 si terrà la lettura di “L’uomo che piantava alberi” con la voce di Gisella Bein in collaborazione con l’Unicef a cui seguirà una camminata per le vie cittadine organizzata dalla rete Asticambia.
Sabato, invece, si parte dal mattino con la pedalata di Asticambia per proseguire con Puliamo il Mondo sulle sponde del Tanaro. Poi Martedì 24, alle 21, alla Casa del Popolo si terrà “Odi per madre terra”, lettura di poesie con la compagnia teatrale Arcoscenico.
Giorno clou della settimana ambientalista sarà venerdì 27 settembre data in cui è previsto un sciopero globale per il futuro di studenti e lavoratori che insieme manifesteranno per il clima. L’appuntamento è per le 9.30 in piazza San Secondo, mentre alle 21, sempre al Diavolo Rosso ci sarà un momento musicale con Endelss Fall, Alberto Perrone, Stefano Albanese e Rachele Cargnino. La settimana dell’ambiente finirà sabato con la conferenza CambiaMenti – clima, immigrazione e comunità in collaborazione con Migrantes e la Diocesi di Asti che si terrà al Centro Culturale San Secondo..
“Il nostro obiettivo è quello di ottenere delle politiche anche personali e individuali che portino dal grande al piccolo alla salvaguardia concreta del Pianeta”, spiegano i giovani di Friday For Future, gruppo che ad Asti può contare su 25 attivisti.
Ridurre le emissioni di Co2, il consumo di plastica, favorire la raccolta e migliorare la raccolta differenziata, abolire il più possibile l’uso delle auto preferendo mezzi pubblici o biciclette.
Questi gli esempi concreti a cui fanno riferimenti gli attivisti di Friday For Future che hanno raccolto il testimone della svedese Greta Thunberg, diventata simbolo della lotta per un pianeta migliore.
“Uno degli obiettivi da centrare è quello di ridurre le emissioni di Co2 entro il 2030”, continuano gli attivisti.
Ma c’è un’altra importante meta da raggiungere: spingere il governo italiano a dichiarare lo stato di emergenza climatica.
In questo senso è nata proprio una petizione dal basso che in pochi mesi ha già raccolto molte adesioni.
“Il cambiamento climatico causato dalle attività umane incombe come una spada di Damocle sulla nostra testa: siamo nel bel mezzo di un incendio climatico, che – intrecciato con la minaccia nucleare e della corsa agli armamenti – rischia di compromettere irreparabilmente l’ecosistema terrestre e la nostra stessa sopravvivenza”, hanno spiegato gli ideatori della raccolta firme.
Ma gli attivisti astigiani, oltre a sottoscrivere questo documento, vogliono soluzioni anche per il nostro territorio.
“Abbiamo già preso contati con il sindaco Maurizio Rasero per stabilire un incontro di confronto”, hanno spiegato gli ambientalisti che nelle prossime settimane organizzeranno anche dibattiti pubblici e altri eventi a favore del clima.