Hanno risuonato nella piazza dell’ospedale Cardinal Massaia i nomi di tutte le vittime della mafia. Lo hanno fatto insieme studenti, dipendenti dell’Asl e associazioni questa mattina in un momento toccante nel quale immagini e nomi si sono sovrapposti in quello che è sembrato un vero e proprio bollettino di guerra. Vittime giovanissime, bambini, donne. Volti sereni immortalati da una quotidianità che non ha permesso loro di raggiungere, in molti casi, l’età adulta. Accanto ai nomi è più noti quelli meno conosciuti ma tutti colpiti da un’unica mano omicida. Un momento per fare il punto della situazione anche per Asti. Le attività della Prefettura comunicate dal prefetto Paolo Formicola nel corso del suo intervento come quello della creazione di un tavolo per fare rete sulla legalità. Ha lodato il percorso svolto dai  ragazzi sui valori della legalità il dirigente scolastico dell’Istituto superiore Penna, Renato Parisio. Un appello all’etica con riferimento al percorso che si sta attuando nell’Asl AT è arrivato dal Direttore generale Ida Grossi. Dopo la lettura dei nomi c’è stato il collegamento von Locri dove si è svolta la manifestazione principale e, alla quale ha preso parte don Luigi Ciotti il fondatore di Libera, l’associazione che ha dato vita all’evento della mattinata.