Un viaggio nel medioevo, all’ombra della Torre Rossa.

Anche quest’anno tornerà Arti e Mercanti, la tradizionale manifestazione che chiuderà in grande il settembre astigiano.
In programma sabato 23 e domenica 24 settembre, Arti e Mercanti avrà come naturale location il borgo di Santa Caterina, laddove in epoca romana si trovava la “Porta Torre”, ingresso al Decumanus Maximus, la via principale di Asti che si estendeva lungo l’attuale corso Alfieri.

La manifestazione, giunta alla XVIII edizione e da sempre organizzata dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) di Asti, trasformerà parte del centro storico in un tipico villaggio medievale del XIV secolo.

Prima della scoperta dell’America e dei grandi viaggi esplorativi al di là del Mare Oceano: Asti, capitale indiscussa dei commerci e fiorente centro finanziario, era uno dei nodi principali per lo commercio dell’epoca.

In città si poteva vendere a comperare qualsiasi oggetto, dai monili destinati ai ricchi a quelli più alla portata del popolo, ma c’erano anche taverne e locande dove gustare piatti cucinati con gli ingredienti tipici del Piemonte di allora, cui si univano le spezie importate dai Paesi dell’Oriente. C’erano musici e giocolieri, allevatori di bestiame e cavalieri, maghi e monaci che condividevano uno spazio urbano in costante crescita e tra i più vivaci d’Europa.

Arti e Mercanti riporterà in vita, solo per due giorni, tutto questo e molto altro ancora: non una fotografia, ma un quadro vivente di una tipica giornata di quel tempo così florido e ormai così lontano. banchetti, sia gastronomici che artigianali di oggettistica, saranno realizzati a tema: al bando le modernità, infatti una commissione artistico/storica della CNA darà indicazioni per allestire il villaggio con le caratteristiche del borgo medievale di Asti.

Sabato 23 Arti e Mercanti aprirà alle ore 15 per chiudere alle 24, il giorno dopo, domenica, il villaggio sarà di nuovo animato dalle 9 fino alle 21. Gli organizzatori della CNA, guidati dal Presidente Stefano Frullini, stanno lavorando con molta attenzione sui dettagli dell’evento che ha ottenuto, fin dalla prima edizione, il favore di numerosi visitatori.

Con un pubblico in crescendo, aumentato di anno in anno, Arti e Mercanti è diventato meta di visite in città anche da parte di gruppi di turisti provenienti non solo da fuori provincia, ma anche da fuori regione ed esteri.

Tra le varie presenze che caratterizzano l’evento storico risaltano le animazioni in collaborazione con associazioni e compagnie di alto profilo storico e culturale.

L’edizione del 2017 accoglierà, tra gli altri, il gruppo musicale “Barbarian Pipe Band”, un gruppo di musica folk medievale attualmente in attività e rinomato a livello europeo. Riconfermati anche i “Giullari del Carretto”, un gruppo di animatori medievali di grande talento proveniente da Finale Ligure. Dell’Albese sono invece i membri della Compagnia dell’artiglio del Drago che nel loro accampamento mostreranno ai visitatori i combattimenti del tempo in “singolar tenzone”. Per la gioia dei più piccoli oltre al Donkey Ranch dove si potrà fare un avvicinamento e agli animali (cavalli, pony e altri animali della fattoria) vi sarà il teatrino delle marionette che come nei passati anni accoglierà sui suoi boccascena tanti personaggi. La domenica vi saranno delle esibizione di danze medievali di alcune allieve e alcune insegnanti della associazione di danza “In Punta di Piedi” sotto la direzione artistica di Svetlana Petoukhova. Saranno ospitati gli allievi della scuola di Kemò-Vad che instraderanno attraverso la danza del vento alla millenaria cultura del druidismo: un metodo naturale per risvegliare la propria energia vitale. E ancora, gli addestratori di rapaci, gli arcieri e molti altri protagonisti per emozionare, non solo i più piccoli, ma anche i grandi desiderosi di fare un insolito viaggio a ritroso nel tempo fino al 1300. L’abilità, l’ingegno e la passione dei maestri artigiani saranno tangibili nell’atmosfera di allora attraverso la rappresentazione di mestieri presenti all’epoca, alcuni ancora molto attuali e altri in via d’estinzione: agli associati della CNA – falegnami, acconciatori, artisti del rame laboratori di tintura dei filati – si affiancheranno graditi ospiti esperti della lavorazione di vetro, cuoio e pelle, monili in ottone e argento, pietre dure, terracotta, abiti, armi e altro ancora. Anche l’aspetto gastronomico di Arti e Mercanti sarà, come sempre, molto curato.

Il sabato a cena e la domenica a pranzo e fino alle 21 a cena si potranno gustare i piatti cucinati rigorosamente con gli ingredienti del tempo, in locande e taverne appositamente create lungo corso Alfieri, dalla chiesa di Santa Caterina all’angolo con via Roero.

I sapori suggeriti ai visitatori arriveranno da ogni dove e saranno i più vari: dolci, zuppe, salumi, formaggi, porchetta, selvaggina, farinata, arrosticini, pesce fritto al cartoccio, prodotti tipici di Langa, birra artigianale, vino e altro ancora, proprio come avveniva nel medioevo. Anche quest’anno vi saranno le “Taverne del Ruchè” di Castagnole Monferrato, con degustazione del prestigioso vino rosso il cui vitigno fu probabilmente importato durante il XII secolo da monaci cistercensi provenienti dalla Borgogna.

Il Comune di Asti contribuirà, oltre che con uno spazio espositivo gestito dall’ Assessorato ai Servizi Sociali, con l’apertura straordinaria dei musei adiacenti o inclusi al borgo medievale, così come farà anche il Museo Paleontologico di Palazzo Michelerio, che inoltre ospiterà una mostra collettiva del gruppo CNA Artisti (quadri e installazioni) nella ex-Chiesa del Gesù.

Il chiostro sarà animato dagli alunni del liceo Artistico e domenica, dagli Istruttori IRC-SESA dell’ASL – AT, Scuola Emergenza Sanitaria Astigiana con dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare per la sensibilizzazione e la formazione della popolazione, nel quadro della prevenzione dei danni da arresto cardiocircolatorio e della morte improvvisa.

Come oramai di consueto presso il loro stand dei Falegnami di CNA saranno costruiti dei giochi che verranno consegnati ai bimbi in “cambio” di un’offerta libera che sarà devoluta interamente al Centro aiuti per l’Etiopia per contribuire alla costruzione di un centro di accoglienza a GIMBI appunto in Etiopia. Un ringraziamento è dovuto per la collaborazione ed il supporto che l’amministrazione comunale in questo ultimo mese di organizzazione ha dato alla CNA al fine di poter creare le condizioni per sviluppare un evento qualificato rispetto alla sua storia e, al tempo stesso, conforme alle nuove normative in materia di salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle persone nelle pubbliche manifestazioni.

Non mancheranno i partner consolidati di Arti e Mercanti come il Borgo Santa Caterina, l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) suportata dalla ditta L.O.A.. Due i premi in palio anche quest’anno, il riconoscimento “Alfiere di Arti e Mercanti” ad una personalità astigiana di spicco e il concorso per il banchetto con la miglior fedeltà storica. Dunque arti e mestieri di un tempo, commerci, giocolieri, musici, chioschi gastronomici, insomma storia e cultura per riportare i visitatori in un periodo d’oro della città e scoprire la vita quotidiana in un vero borgo medievale. Fino all’ultimo momento la conformazione del villaggio medievale resterà segreta. Gli organizzatori della CNA hanno però intenzione di rendere la location molto variabile e, infatti, le battaglie, i giochi e le altre animazioni si muoveranno lungo tutto il percorso, coprendo l’intera estensione del borgo medievale.

Arti e Mercanti è un viaggio nel medioevo che investe molto sulla fedeltà storica e sulla verosimiglianza dei costumi, tutti valutati da un’attenta commissione. Ma vuole essere qualcosa di diverso dal Palio, sebbene ad un occhio meno attento possa anche ricordarlo. Arti e Mercanti ha una sua precisa collocazione storica, e vuole raccontare a tutto tondo la realtà dell’Asti tardo-medievale con gli occhi del popolo, non solo dei ricchi signori che governavano in quell’epoca nella quale la nostra città ha prosperato come mai prima, gettando le fondamenta di una bellezza architettonica, culturale e storica sempre più apprezzata dai turisti in visita e, cosa non meno importante, dagli stessi cittadini astigiani.