Quanto possono emozionare le storie di un territorio? E quali immagini particolari si ottengono applicando i principi della fotografia emotiva?

Una prova che il Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato offrirà, sotto al titolo “La storia prima di noi”, a 25 soci pubblici e privati, siano essi sindaci, produttori locali, presidenti di associazioni del territorio. Unica condizione essere iscritti al Distretto, realtà che conta complessivamente 109 soggetti aderenti.  

L’appuntamento è per sabato 19 novembre, alle 10.30, nella Riserva naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande: si andrà alla scoperta del grande affioramento fossilifero di Valle Botto e del bosco che lo custodisce.

A Federico Imbriano e Fabienne Vigna il compito di immergere i partecipanti nel paesaggio e nelle storie legate ai fossili, in un contesto già di per sé suggestivo, e di fermare gli sguardi con un clic, realizzando un racconto collettivo di parole e immagini. Imbriano è guardaparco del Parco Paleontologico Astigiano (gestisce le aree protette dell’Astigiano e il Museo Paleontologico), Vigna è l’ideatrice del laboratorio di fotografia emotiva, nei mesi scorsi sperimentato nella Riserva naturale della Val Sarmassa.

“Conoscere il territorio per promuoverlo al meglio: sarà questo l’obiettivi della giornata – spiega Gianluca Forno, presidente del Distretto, presente all’evento insieme ad altri componenti del Direttivo – Scopriremo i luoghi con il metodo innovativo della fotografia emotiva e quel che resterà saranno immagini che potranno aiutarci a valorizzare meglio i nostri luoghi e che andranno a implementare il patrimonio visivo del Distretto e dei singoli Comuni. In questa fase toccherà alla Riserva naturale alle porte del capoluogo, ma non escludiamo di ripetere le uscite in altri siti protetti dell’Astigiano”.

La masterclass di storytelling del territorio è promossa in collaborazione con il Parco Paleontologico Astigiano. 

Le iscrizioni per i 25 posti a disposizione scadranno martedì 15 novembre; le adesioni dovranno pervenire all’indirizzo mail: distretto@astipaleontologico.it