La Cardiologia del “Massaia” è protagonista su scala internazionale nella gestione e cura delle aritmie cardiache: il neo primario Marco Scaglione è stato uno dei sedici relatori al IX Simposio sulla fibrillazione atriale tenutosi a Berlino, il 18 e 19 marzo, di fronte a oltre 450 esperti di tutta Europa.
La fibrillazione atriale ha tra i sintomi il cardiopalmo, con battito del cuore veloce e irregolare, e tra le conseguenze l’aumento del rischio di ictus, proporzionalmente all’età del paziente. In Italia, con 55 mila nuovi casi ogni anno, questo disturbo rappresenta, in assoluto, il tipo più frequente di aritmia. Fattori di rischio e sintomi possono essere gestiti con terapie farmacologiche specifiche, mentre in casi selezionati il problema viene affrontato con un intervento chirurgico: l’ablazione con cateteri cardiaci.
Si tratta di un’operazione che richiede l’impiego dei raggi X per “guidare” i cateteri all’interno del cuore e che, negli ultimi anni, ha visto svilupparsi nuove metodiche e tecnologie volte a limitare il più possibile i tempi di esposizione alle radiazioni. Proprio su questo aspetto il Centro Aritmologico, attivo al “Massaia”, vanta un primato internazionale: “siamo stati tra i primi al mondo – spiega il dottor Scaglione – a disporre dell’apparecchio “Carto3” per le ablazioni. Unendo le eccellenze professionali a quelle tecnologiche, siamo riusciti a ridurre drasticamente l’esposizione del paziente ai raggi X: i nostri tempi medi sono di 2 minuti e mezzo contro uno standard internazionale di 50 minuti”. Il Centro vanta anche la più ampia casistica a livello mondiale di interventi svolti con “Carto3”: circa 60 da ottobre 2009 ad oggi.
“Siamo arrivati a questi risultati – aggiunge Scaglione – grazie alle tecniche sviluppate sotto la guida del professor Gaita e alle professionalità del Centro Aritmologico, ma imprescindibili sono stati l’attenta gestione della Direzione Generale dell’Asl, che ha garantito le condizioni strutturali per raggiungere standard di livello mondiale, tutto il personale della Cardiologia, che quotidianamente fa in modo che il reparto funzioni al meglio, e la costante collaborazione con gli altri servizi, in particolare la Radiodiagnostica”.
La Cardiologia astigiana, inoltre, è stata recentemente riconosciuta come centro di formazione e training per medici e tecnici provenienti da altre realtà: è già stato ospitato un ingegnere greco, che formerà in patria specialisti e operatori, mentre a giorni arriverà ad Asti un cardiologo aritmologo dell’ospedale di Avellino.