Il Comune di Asti ha allo studio uno sconto sull’Imu per chi effettua ristrutturazioni edilizie. L’annuncio è stato dato dal Sindaco in occasione della consegna delle borse di studio ai figli dei lavoratori del settore da parte della Cassa Edile. Il momento, gioioso, della consegna delle borse di studio a trentasette ragazzi, che si sono distinti nelle scuole medie, superiori e universitarie, è stato anche l’occasione per un confronto sulle problematiche di un settore che dal 2007 attraversa una crisi profonda, che ha creato gravissima disoccupazione e disagio sociale. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sull’opportunità di adottare provvedimenti che possano rilanciare soprattutto l’attività di recupero edilizio, ricordando che prima della crisi il settore rappresentava nella nostra provincia oltre il 9% dell’occupazione Il provvedimento sugli sconti IMU (che si aggiunge agli sconti per chi affitta negozi o alloggi a canone calmierato) si sommerà agli altri provvedimenti adottati dall’amministrazione volti a “spingere” il recupero degli edifici e l’efficienza energetica.   Duecentomila metri quadri di terreni edificabili tornati agricoli. “E’ finalmente operativa la Variante 31 al piano regolatore che ha tolto quasi 200.000 metri quadri di area edificabile: l’equivalente di ventisette campi di calcio restituiti alla destinazione agricola per contenere il consumo di suolo e incentivare la ristrutturazione dell’esistente” ha spiegato il sindaco.   Semplificazione burocratica. La stessa Variante 31 ha anche sfoltito le norme di attuazione del Piano regolatore, semplificando le procedure e la collocazione sotto un unico responsabile dello Sportello Unico per l’edilizia e dello Sportello Unico delle Attività Produttive migliorerà l’efficienza e la certezza interpretativa delle disposizioni.   Via libera agli ampliamenti nelle frazioni. Ha infine superato tutte le conferenze dei servizi e approderà ora in consiglio comunale per l’approvazione definitiva la Variante Frazionale: un’altra rivoluzione che se da un lato limiterà la previsione di nuove villette, dall’altro renderà più semplici gli interventi di ampliamento e ristrutturazione nei nuclei storici frazionali, per consentire, a chi vuole costruire una camera o trasformare un portico per fare l’alloggio per i figli, di poter finalmente intervenire. “Una rivoluzione che nel lungo periodo servirà a richiamare popolazione nelle nostre frazioni facendole rivivere e incentivando quei piccoli interventi che sono manna per i piccoli artigiani edili” ha commentato il sindaco.   Un pool di imprese per proporre l’efficienza mento energetico degli edifici. “Con lo sportello in corso di attivazione grazie alla convenzione con Casa Clima promuoveremo la realizzazione di cappotti per i fabbricati e altri interventi che i privati si ripagheranno con il risparmio nei consumi e cercheremo di promuovere la nascita di un pool di imprese che, magari in collaborazione con la Banca del territorio, offrano il ceck up gratuito dei fabbricati e un pacchetto di rigenerazione dei fabbricati” ha aggiunto Brignolo.   Piccole opere pubbliche. “Dal 2015 la Città di Asti ha ripreso a contrarre mutui per realizzare opere: due milioni quest’anno per le scuole e un milione e mezzo l’anno prossimo per le frazioni. Un modo per movimentare il settore con l’impegno di utilizzare ove possibile le procedure ad offerta economicamente più vantaggiosa e non il massimo ribasso, per favorire le imprese di qualità” ha spiegato il sindaco.   Le grandi opere. Nel medio periodo, poi, altro ossigeno dovrebbe arrivare dalle grandi opere pubbliche realizzate tramite le partecipate del Comune nel settore del miglioramento ambientale: di qui al 2019, sotto la regia dell’Ato5, l’Asp realizzerà 13 milioni di euro di opere fognarie; l’adeguamento degli impianti di recupero dei rifiuti di Gaia vale 12 milioni di euro, il teleriscaldamento 45 milioni. Se poi nel lungo termine si sbloccherà la tangenziale sud ovest, anche nella versione ridotta del lungo Borbore, si profilano altri lavori importanti.