Sabato 22 gennaio è partita ufficialmente la corsa alla fascia tricolore astigiana. Se il buongiorno si vede dal mattino è presumibile he saranno mesi intensi quelli che ci aspettano. Il primo candidato sindaco ufficiale è del centrosinistra: Paolo Crivelli. Medico infettivologo, già primario al Cardinal Massaja ed ora pensionato. Ma non troppo, visto che, a seguito della pandemia, è stato richiamato e vi lavora tuttora. Vasta esperienza in Africa, dove da quarant’anni è di casa: come volontario, medico e responsabile di progetti Unicef. Parla Inglese, francese e swahili. Si è presentato alla stampa come l’uomo del “noi”, ma non l’anti-rasero perchè “Io non sono contro nessuno, ci mancherebbe” aveva chiarito per poi proseguire “Faremo prima il necessario, poi il possibile e poi vi sorprenderemo a fare l’impossibile”. E’ sostenuto da una vasta coalizione, mai vista prima, composta dal Pd, Verdi, CambiAmo Asti, Unitisipuò e Art. 1. Ma, mentre Crivelli, sabato mattina, parlava al Nuovo Circolo Nosenzo di una città da curare e da rivitalizzare, con attenzione all’ambiente ed ai giovani, ed una linea politica basata su ascolto, proposizione e mai imposizione, l’attuale sindaco, Maurizio Rasero, postava, quasi in contemporanea su facebook, la sua possibile squadra. Di oggi, invece, la nota stampa del gruppo di Fratelli d’Italia, guidato da Marcello Coppo, che fa capire a tutti che questa campagna elettorale non sarà una passeggiata “più che una conferenza stampa pareva una seduta di psicanalisi collettiva piena di sensi di colpa di essere stati qualcuno di cui non si ha o non si vuole più memoria, una corsa a nascondere con vergogna i propri “Io” impolverati sotto il tappeto del “Noi”.” Spiegano nella nota i “Fratelli”, commentando la presentazione del candidato del centro-sinistra, e ricordando i trascorsi di chi era presente al tavolo con Crivelli “un renziano pentito, una ex socialista ex forzista, due o tre ultra-ambientalisti e, per la maggior parte, tanti rifondaroli.” Durissimo, infine il finale “la coalizione di centrosinistra, o meglio sinistracentro, afferma di aver scelto come candidato sindaco di Asti un medico per curare la città, la sensazione che è emersa prepotentemente invece è che il medico serva di più ai membri stanchi della coalizione di sinistra che, oltre a non avere le idee ben chiare, ha già perso dei pezzi.” Non si fa attendere la replica dei consiglieri comunali di centro sinistra “Caro Vicesindaco noi non ci rassegnamo alla caciara e alla rissa come vorresti tu, ognuno evidentemente ha il suo Dna” Scrivono, in attesa della stoccata finale “Ci permettiamo sommessamente di darti, darvi, un consiglio. Siamo in tempi di pandemia, Asti ha avuto tanti morti. Tantissime persone non hanno potuto essere curate adeguatamente e hanno visto annullate, dall’oggi al domani, visite ed interventi per cui attendevano da mesi se non anni. Scherzare, di questi tempi, sulla necessità di “visite mediche” dimostra scarsa se non nulla sensibilità di fronte a tutte le persone che non ce l’hanno fatta o stanno soffrendo. Noi siamo orgogliosi di avere il nostro medico, ancora in questi giorni nella trincea anti covid, e siamo felice che abbia messo le sue competenze, la sua sensibilità e umanità a disposizione di tutta Asti, Voi compresi.” Una buona partenza, direi.

Paolo Viarengo