Un grave lutto ha colpito il mondo della cultura e dell’associazionismo astigiano. A 65 anni si è spento Roberto Genta, dipendente del Comune di Asti e molto attivo nel mondo del volontariato. Un punto di riferimento per tanti, giornalisti in primis, che si trovavano a destreggiarsi nel complesso mondo dell’istruzione, settore in cui Roberto lavorava da anni con vera dedizione e passione. Affabile, colto e sempre disponibile era impegnato nel sociale e per molti anni è stato presidente delle Acli per due mandati e attualmente era presidente del Patronato delle Acli di Asti. Per qualche tempo Genta ha anche ricoperto il ruolo di ufficio stampa del Comune, dimostrando anche in questo campo la sua disponibilità e la sua competenza.

Tante e sincere le parole di cordoglio e amicizia espresse da chi lo conosceva, aveva lavorato con lui e gli voleva bene.

“Caro Roberto, ci hai lasciato in punta di piedi, ma chi ti ha conosciuto conosce il valore di ciò in cui credevi e che sapevi sognare, ci hai messi tutti in gioco con il tuo saper guardare le parole da molti punti di vista, smontandole, rimontandole, stravolgendole, trasformandole in nuovi mondi, in nuovi orizzonti. Ho avuto la fortuna di passare molte volte nel tuo studio , in ufficio lo scorso anno, venivo lì a respirare ossigeno, a ritrovare nuovi slanci a ragionare sul ieri e sull’oggi, mancherà la tua intelligenza, la tua umanità , mancheranno i nostri comunicati stampa, il tuo incoraggiarmi sempre a non perdere la speranza in un mondo migliore…grazie amico caro salutami la Bellezza”, lo ricorda così con un commovente post su facebook la collega ed educatrice Maurizia Giavelli.

“Roberto è stato sempre un passo più in là, ora è più in su, ci osserva , non avrà santi in paradiso, ma io son sicuro che continua a praticare, abitare le utopie di ciascuno di noi”, ha scritto invece Mario Malandrone, consigliere comunale e insegnante del Cpia.

Genta lascia la moglie Piera Dabbene e il figlio che lo aveva reso nonno