atc cantiere via arnoLa notizia è che un’ottantina di famiglie indigenti entro il prossimo anno potranno avere una casa nuova di zecca. Proseguono, infatti, e in alcuni casi sono agli sgoccioli i lavori in tre cantieri su quattro dell’Atc, l’Agenzia Territoriale per la Casa prosciugata dall’ex direttore Santoro, ma che comunque, tirando la cinghia, riuscirà a consegnare entro l’estate prossima 79 dei 115 alloggi attualmente in costruzione. Sono i dati emersi nel corso di una conferenza stampa itinerante che ha tracciato il quadro dell’attuale situazione delle case popolari, alla presenza del neo direttore pro tempore Alessandro Lovera, dell’assessore ai Servizi Sociali Piero Vercelli e del sindaco Fabrizio Brignolo. Quattro i “lavori in corso” concentrati nella zona est della città. I primi a venire consegnati saranno le case in via Perroncito, vicino a viale Pilone, 18 appartamenti pronti per la consegna. I lavori sono iniziati nel 2011, con consegna prevista in 430 giorni. Ditta appaltatrice la Co.Ra, così come per gli altri immobili. Ci vorrà un po’ più tempo perché gli inquilini entrino invece nei 27 appartamenti in piazza d’Armi, un cantiere segnato oltre che dalla crisi economica e dalle sventure finanziarie dell’Atc anche dalla violenta ondata di maltempo che nel giugno 2012 aveva causato gravi allagamenti in città. L’inaugurazione probabilmente avverrà nell’estate 2015, con un anno di ritardo rispetto alle previsioni (l’inizio dei lavori è datato 2011). Una palazzina questa che ha più volte rischiato lo stop. “I costruttori hanno minacciato diverse volte di fermare i lavori – ha spiegato Roberto Russelli, Responsabile Unico dei Procedimenti Atc -. Poi siamo riusciti a pagare l’impresa che attualmente stanno installando l’impiantistica, dal fotovoltaico, al solare”. Soldi arrivati dagli 800 mila euro di risarcimento versati dall’ex direttore Santoro subito dopo essere stato indagato per peculato. In dirittura d’arrivo anche i lavori nelle tre palazzine da 12 alloggi l’una in via Arno, nel quartiere San Fedele. Entro fine anno, assicurano i tecnici Atc, potranno essere inaugurati, anche se previsioni più ottimistiche parlano già del prossimo ottobre. Tallone d’Achille di questa corsa al mattone popolare il grande relitto di via Ungaretti, uno scheletro di cemento armato che sulla carta avrebbe dovuto ospitare 36 alloggi suddivisi in due palazzine. Peccato però che l’azienda appaltatrice sia fallita e che abbia prodotto addirittura una falsa fidejussione. Un’altra sfortuna per un Atc, quella di Asti, già tartassata dagli eventi. “Gli alloggi che stiamo terminando sono appartamenti che a livello di impiantistica sono migliori dei 4/5 di quelli di Asti – ha commentato Lovera, sottolineando che le palazzine sono dotate di pannelli solari, di dispositivi per il recupero dell’acqua e che sono a misura di disabile -. Certo l’Atc al momento non ha liquidità e non c’è alcuna possibilità di recuperare fondi se non dal procedimento penale legato alla vicenda Santoro. Confidiamo nel lavoro della Procura che assieme alla finanza si è mossa molto bene”. Ricordiamo che in graduatoria Atc ci sono 750 famiglie mentre altre 120 sono in emergenza abitativa. “Stiamo lavorando anche a un progetto sui 1800 immobili vuoti censiti dall’Amministrazione” ha anticipato Vercelli.