Ha richiamato una presenza numerosa, sabato scorso, l’inaugurazione a Chiusano del Giardino dei Poeti. Nello spazio naturale all’ingresso del paese, lungo una collina riqualificata, si snoda ora un sentiero su cui si affacciano alberi cantati da poeti italiani e del mondo.
Accanto a piante preesistenti, accolgono i visitatori, all’ingresso del giardino, il tiglio e la poesia di Salvatore Quasimodo. Seguono il castagno di Hesse, l’acacia di Caproni, i cipressi di Carducci, il melo di Neruda, il faggio di Leopardi, il noce di Apollinaire, l’olmo di Cardarelli, il pino di Quasimodo, la quercia di Montale, la betulla di Alda Merini e l’acero di Emily Dickinson.
Obiettivo di Verdeterra, rassegna all’interno della quale è nata l’idea del giardino, è di mettere a dimora, ogni anno, nuove varietà di piante e di fiori e di rendere fruibile lo spazio in modo permanente, promuovendo iniziative ambientali e culturali. Impegno pronunciato, al momento dell’inaugurazione, dal sindaco Marisa Varvello, Laura Nosenzo, ideatrice di Verdeterra, Gianfranco Miroglio, presidente dell’Ente Parchi.
Da questa mattina, intanto, il Giardino dei Poeti, progettato dall’architetto Piergiorgio Pascolati, accoglierà le classi che hanno aderito alle attività didattiche di Verdeterra: una cinquantina i bambini della primaria di Cinaglio che oggi, sotto la guida degli operatori ambientali della Cooperativa La Pervinca, hanno studiato gli alberi e il paesaggio.
Presente all’inaugurazione del nuovo spazio verde anche la classe 2B della primaria Rossignoli di Nizza, una delle cinque scuole dell’Astigiano che hanno vinto il concorso di poesie sugli alberi indetto da Verdeterra.