In questi giorni, sempre più frequentemente si rivolgono agli uffici demografici del Comune di Asti numerosi utenti che richiedono l’autentica della propria firma su un modulo, scaricato da internet, dal nome “autocertificazione – dichiarazione sostitutiva di green pass”, convinti che tale documento, in sostituzione della certificazione verde, garantisca loro di accedere ovunque. Richiesta errata e tendenziosa: il green pass, come tutti i certificati medico-sanitari, non può essere sostituito da un’autocertificazione.
Purtroppo l’insistenza e, a volte, l’arroganza, utilizzate nel richiedere l’erogazione di questo servizio, portano ad un rallentamento delle attività ordinarie, poiché il funzionario comunale, che non può autenticare la sottoscrizione su un documento non riconosciuto dalla legge, deve dedicarsi ad argomentare e motivare il rifiuto, tralasciando le attività di sportello.
Spiace, inoltre, segnalare che spesso si è dovuti ricorrere all’intervento delle forze dell’ordine per “placare gli animi” e consentire la ripresa delle attività di sportello, rallentando ulteriormente l’erogazione dei servizi e soprattutto gravando sull’attesa degli altri cittadini.
Tutto ciò va ad aggiungersi alle difficoltà e ai rallentamenti dovuti alle criticità della pandemia: infatti, al momento, 51 dipendenti su 495 in servizio, cioè più del 10% dell’organico effettivo, sono assenti, poiché sottoposti a quarantena fiduciaria in quanto positivi al Covid o perché venuti in stretto contatto con un soggetto positivo.
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero, nel ringraziare i dipendenti per non aver fatto venir mai meno l’erogazione dei servizi in tutti i settori, invita gli astigiani a continuare ad aver pazienza dimostrando spirito di collaborazione nell’interesse della comunità.