Oggi, 1° marzo, si è insediato ad Asti il nuovo viceprefetto vicario della Prefettura, Arnaldo Agresta. Agresta ha sostituito Raffaele Sirico, che lo scorso novembre ha lasciato l’Amministrazione dell’Interno dopo una lunga e prestigiosa carriera.

Agresta, originario di Sora, è laureato in Giurisprudenza ed è abilitato all’esercizio della professione forense e all’insegnamento di discipline giuridiche ed economiche. Avuto accesso alla carriera prefettizia nell’ottobre 1994, è stato inizialmente assegnato alla Prefettura di Novara, dove si è occupato di depenalizzazione. Conseguita nel 2000 la qualifica di Viceprefetto Aggiunto, dal settembre 2003 è stato trasferito presso la Prefettura di Catanzaro, ove ha esercitato funzioni dirigenziali. Dall’aprile 2004 ha prestato servizio presso la Prefettura di Asti, ove ha svolto l’incarico di Capo di Gabinetto e di Dirigente dello Sportello Unico per l’Immigrazione, fino al febbraio 2014. Promosso alla qualifica di Viceprefetto, è stato destinato nel dicembre 2015 alla Prefettura di Ravenna, ove ha svolto la funzione di Capo di Gabinetto fino al novembre 2018. Successivamente, è stato trasferito presso la Prefettura di Salerno, ove ha ricoperto, tra l’altro, l’incarico di Capo di Gabinetto.

Nel corso della carriera ha svolto numerosi delicati incarichi, tra i quali figurano le attività di Commissario straordinario nei Comuni di Cavaglio d’Agogna, Oleggio, Borgo Ticino, Valfenera. Specializzato in Amministrazione e Finanza degli Enti locali ed autore di alcuni articoli pubblicati su riviste giuridiche, il dr. Agresta ha effettuato varie docenze di diritto amministrativo nell’ambito dei programmi di formazione ministeriale, attività per la quale è stato iscritto nell’Albo dei docenti della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno.

Nell’accogliere il nuovo viceprefetto vicario e nel formulare gli auguri di buon lavoro, il prefetto Alfonso Terribile si è detto fiducioso che Agresta saprà mettere al servizio di questa sede le sue capacità professionali, che potranno certamente giovarsi anche della profonda conoscenza del territorio, maturata nella pregressa esperienza astigiana.