Hanno messo nero su bianco, l’intesa ora è ufficialmente sottoscritta. Coldiretti attiva così un nuovo ed importante accordo di filiera. Lo fa con una storica azienda dolciaria piemontese, la Novi (che annovera nel suo gruppo anche i marchi Elah e Dufour). Da quando, nel novembre scorso, durante la conferenza stampa di fine annata agraria, Coldiretti Asti annunciò l’avvio della collaborazione con l’azienda di Novi Ligure, è stato messo a punto un articolato progetto incentrato sull’innalzamento della qualità delle nocciole che si sviluppa con incentivi ai produttori a fronte di un impegno sui conferimenti e sull’adesione al servizio di assistenza tecnica. “Ci siamo inseriti – spiega il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale – in un progetto già avviato da Coldiretti Alessandria e, unendo le forze, abbiamo ottenuto maggiori volumi che per questa prima annata si concretizzerà in almeno 3 mila quintali di nocciole varietà “Tonda Gentile Trilobata” da conferire alla Novi-Elah-Dufour. Pensiamo di aver fatto le cose per bene, per sei mesi abbiamo rivisto, implementato e messo a punto il servizio di assistenza tecnica riservato ai nostri corilicoltori. Poi abbiamo discusso a lungo su come impostare gli incentivi e gli impegni nei confronti delle industrie di trasformazione. Proprio un mese fa, esattamente il 25 febbraio scorso, i nostri produttori hanno poi costituito la cooperativa “Monferrato Frutta”, aderente a UeCoop, che si occuperà del ritiro e della commercializzazione del prodotto. Ora eravamo pronti all’accordo con questa importante azienda di trasformazione”. L’accordo è stato firmato ieri, martedì 29 marzo, presso la sede della Novi, fra il cavalier Flavio Repetto, titolare dell’azienda, e i presidenti Coldiretti di Asti, Roberto Cabiale, e di Alessandria, Roberto Paravidino. In queste ultime settimane Coldiretti ha organizzato numerosi incontri con i corilicoltori, illustrando il progetto e avviando un programma di aggiornamento tecnico che prevede anche prove in campo. “Con l’avvio della nuova campagna agraria – sottolinea Cabiale – i produttori di nocciole, con i tecnici Coldiretti, terranno un monitoraggio costante sullo sviluppo vegetativo per approdare alla migliore qualità. Solo così sarà dato un maggiore valore aggiunto alla filiera, e l’accordo con Novi rappresenta un ulteriore tassello all’unica strategia che in questi anni si è rivelata vincente: accorciare la filiera, affinare sempre più la qualità per poter individuare interlocutori seri che ti permettono di tagliare tutti quei passaggi intermedi, tanto inutili, quanto deleteri per i bilanci delle imprese agricole. Considerando che oggi ci sono molti impianti nuovi che gradualmente andranno in produzione, vogliamo garantire uno standard qualitativo elevato e ottenere l’immissione sul mercato di un prodotto che possa essere assorbito con successo e fornire continuità reddituale ai produttori”. Attualmente sono 3.870 gli ettari interessati a noccioleto per la provincia di Asti e 2000 gli ettari in provincia di Alessandria. Il valore attuale della nocciola è di tutto rispetto ed oscilla fra i 300 e i 400 euro al quintale. L’intenzione di Coldiretti e Monferrato Frutta è dunque di premiare le eccellenze e di ridurre al minimo le oscillazioni del prezzo verso il basso. Un obbiettivo su cui da oggi converge anche la Novi, interessata a un prodotto di qualità e disposta a premiare i produttori, anche con un sistema che prevede un prezzo garantito al momento del conferimento e, soprattutto, una sua rivalutazione durante l’annata qualora il mercato registrasse un aumento del valore delle nocciole. Così i corilicontori potranno sicuramente lavorare con più serenità.