SCUOLA OSPEDALIERAMercoledì 12 settembre la campanella d’inizio anno scolastico suonerà anche per i ragazzini ricoverati nella Pediatria del Cardinal Massaia. Per l’intera sessione 2012-2013 l’insegnante Silvana Monticone, distaccata a tempo pieno dalla Direzione Didattica del III° Circolo grazie a un’intesa sottoscritta con l’Asl AT e l’Ufficio Scolastico Provinciale, garantirà l’attività didattica ai giovani pazienti: sarà presente in reparto dal lunedì al venerdì. Lo scorso anno scolastico il servizio è stato garantito a 160 alunni, compresi nella fascia d’età dai 3 ai 16 anni: 45 della scuola materna, 63 delle elementari, 34 delle medie inferiori e 18 delle superiori, con una presenza costante, rispetto all’anno precedente, di allievi stranieri (25, provenienti soprattutto da Albania, Marocco, Romania e Tunisia). Nella struttura diretta dal primario Paola Gianino, l’attività didattica è ormai consolidata: “Per le degenze più lunghe – spiega Silvana Monticone – concordiamo il piano di studi con gli insegnanti del bambino, in modo da assicurare lo stesso programma scolastico affrontato in classe. Le lezioni sono individuali e si tengono nella stanza di degenza. Rispetto al passato, quest’anno ci sarà una novità: grazie alle nuove tecnologie fornite dalla Regione, utilizzeremo la lavagna interattiva multimediale, attraverso la quale i nostri pazienti potranno seguire le lezioni che si svolgono in classe”. Per tutti i giovani ricoverati, anche solo con una permanenza di un giorno, la scuola ospedaliera proporrà attività di lettura (la biblioteca di reparto dispone di oltre 300 libri), disegno, proiezioni video e di giochi didattici per i più piccoli. Il tema dello spazio, sviluppato nella precedente sessione da tutte le scuole ospedaliere piemontesi per avvicinarsi alla fisica, astronomia, storia e geografia, vedrà nuovamente la collaborazione del Museo di Scienze Naturali di Torino. “Le nostre attività – aggiunge Silvana Monticone – svilupperanno anche il tema dello spazio interiore: alle poesie e ai disegni già realizzati nell’ultima tornata scolastica, si aggiungerà il diario collettivo, che comporremo raccogliendo le storie autobiografiche dei giovani degenti. Per i bambini stranieri ci sarà anche lo spazio dedicato alle tradizioni del loro Paese: lavoreremo insieme alle mediatrici culturali che già operano in ospedale”.