Martedi prossimo, in piazza San Secondo dalle 10, un gazebo del Rotary con tanto di pallone aerostatico esporrà l’auto di F1 1991 di Ayrton Senna, presentata dall’Istituto Ayrton Senna: altri venti palloni aerostatici coloreranno i cieli di altrettante piazze del distretto rotariano 2030 (Liguria, Piemonte e Val d’Aosta) per far volare il sogno del Rotary Intarnational di un mondo libero dalla poliomelite
I rotariani nel mondo sono oltre un milione e 200 mila: uomini e donne di ogni continente, razza e religione, che prestano volontariamente il proprio tempo, la propria competenza ed esperienza professionale con l’obiettivo di “servire al di sopra di ogni interesse personale”. Il sogno di liberare l’umanità dalla polio è cominciato 25 anni fa,: nel 1985 la minaccia della polio era presente in 125 paesi e i casi segnalati dall’Organizzazione mondiale della sanità erano 350 mila. Oggi, anche grazie al Rotary, i casi si sono ridotti a duemila e il numero dei Paesi polio-endemici è sceso a quattro: Afghanistan, India, Nigeria e Pakistan. La polio è malattia infettiva invalidante e potenzialmente mortale, che colpisce principalmente i bambini al di sotto dei cinque anni. La polio può causare paralisi e condurre, in alcuni casi, al decesso. Poiché non esiste una cura, la migliore forma di protezione è rappresentata dalla prevenzione; con soltanto 60 centesimi di dollaro (il costo di una dose di vaccino orale) è possibile proteggere per sempre un bambino da questa terribile malattia.
“End polio now”, la polio finisca adesso è la sfida che i rotariani rilanciano martedì 23 febbraio, nel giorno del centocinquesimo anniversario della fondazione del primo Club a Chicago da parte dell’avvocato Paul H. Harris. Bisogna, infatti, percorrere l’ultimo miglio nella maratona mondiale contro la malattia. Il Rotary International ha trovato uno straordinario alleato in Bill Gates. Il genio dell’informatica, fondatore della Microsoft, ha donato al Rotary 255 milioni di dollari, tramite la sua fondazione filantropica Bill e Melinda Gates. Quel generoso contributo servirà a vaccinare i bambini contro la polio negli angoli più sperduti alla terra. Ma i fondi non bastano ancora e il Rotary si è impegnato a raccogliere altri 100 milioni di dollari. ?Con questo spirito il Governatore del Distretto 2030, Alessandro Pastorini, medico da trentasette anni e rotariano da venti, ha promosso l’iniziativa di martedì 23 febbraio per sostenere la campagna del Rotary per un mondo libero dalla polio. “L’eradicazione della polio è la nostra priorità, l’obiettivo è sempre più a portata di mano. Tuttavia, se non ci impegniamo a raggiungere questo importante traguardo ora, rischiamo di dover far fronte nuovamente nell’immediato futuro a nuove epidemie di polio”.
I ventun palloni aerostatici e la suggestiva illuminazione notturna del Castello Brown a Portofino vogliono richiamare l’attenzione di tutti sulla sfida del Rotary a favore dell’umanità e per un mondo libero dalle malattie. Il Distretto rotariano 2030 conta oltre 5.200 soci distribuiti in ottantasette club, presenti su tutto il territorio di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Fra i Rotariani ci sono rappresentanti di ogni professione, arte e mestiere ma soprattutto tanti uomini e donne decisi a promuovere iniziative di carattere sociale nell’ambito delle loro comunità e dell’intera collettività. Qualche nome tra i rotariani famosi? John F. Kennedy, presidente degli Stati Uniti, Albert Sabin, scopritore del vaccino anti-polio, Albert Schweitzer, medico e Premio Nobel, Guglielmo Marconi, scienziato e molti altri.