Dopo oltre un anno di lavori la chiesa di San Rocco ha riaperto ai fedeli. Sabato l’antica confraternita è chiusa nell’agosto del 2016 a causa del distacco di parte dell’intonaco della volta è tornata a nuova vita grazie a un lavoro di messa in sicurezza, restauro e risanamento conservativo. A riaprire il gioiello del barocco il vescovo Marco Prastaro che ha tenuto la prima messa post restauri.

I lavori voluti dalla Diocesi assieme alla parrocchia di San Martino, sono cominciati nel settembre 2017, con un costo iniziale di 145 mila euro per la maggior parte finanziati da un Bando Cei con i fondi dell’8×100 per l’edilizia di culto, con la collaborazione della Fondazione CrAsti e del Comune attraverso la legge regionale 15/89.
Non si tratta dei primi lavori eseguiti nella chiesa di via Brofferio. Una prima opera di restauro è datata marzo 1951 concentrata proprio sul pavimento policromo, oggi nuovamente oggetto dell’importante restauro. Il pavimento di mosaico era stato danneggiato dall’alluvione del settembre del 1948.
Un altro intervento strutturale era seguito al terremoto del 2000. L’anno successivo erano state rifatte le coperture dell’edificio e l’intera struttura lignea del tetto, un progetto curato dall’architetto Fabrizio Gagliardi assieme a Lucia Cavallaro.
Fino ad arrivare ai giorni nostri con i gravi problemi dovuti all’umidità di risalita che hanno provocato il danneggiamento della pavimentazione della chiesa, sconnessa in molti punti. I lavori sono stati diretti e coordinati dall’architetto Fabio Calosso.

Foto di Roberto Signorini