Un’ospite eccezionale per la giornata contro la violenza Femminile “C’è chi dice no”. Gessica Notaro, miss Romagna, modella e cantante sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato il 10 gennaio scorso, sarà ad Asti in un incontro organizzato dalla consigliera di parità della provincia di Asti Chiara Cerrato con il patrocinio di Comune, Provincia, e Ufficio Scolastico Territoriale. L’appuntamento che si inserisce nelle iniziative legate alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è per venerdì 24 novembre, nel salone consiliare del palazzo della provincia (piazza Alfieri 33). Si comincia alle 9 con un incontro dedicato a 250 studenti degli ultimi due anni di superiore a cui parteciperanno Elisa Bertolotti, psicologa e psicoterapeuta, Roberto Caranzano, avvocato penalista e Biagio Fabrizio Carillo, criminologo e carabiniere. Al pomeriggio, dalle 16, i relatori, a cui si aggiungerà il giornalista Carlo Cerrato, invece, incontreranno la cittadinanza assieme a Gessica Notaro (che parlerà anche con gli studenti).

“Il Governo ha modificato, con un emendamento al decreto legge fiscale, la norma, in vigore dal 4 agosto scorso, che prevedeva la depenalizzazione del reato di stalking – ha denunciato la consigliera Cerrato -. In sintesi, rientrando tra i reati estinguibili con condotta riparatoria, ovvero tramite il risarcimento alle vittime, a uno stalker bastava pagare una cifra ritenuta consona dal giudice per estinguere il suo reato. Purtroppo effetti negativi concreti ci sono stati: a Torino un giudice ha “bianchettato” la fedina penale di uno stalker previo il versamento di 1500 euro alla vittima, che aveva espressamente dichiarato di non voler accettare tale soluzione”.
Chiaro il messaggio del Cosbigliere di Parità: “Nessun reato di stalking deve in alcun modo essere depenalizzato con una sanzione riparatoria; è un reato infido, strisciante, nascosto, difficile da combattere: ogni norma, ogni parola, ogni azione devono richiedere una attenta valutazione degli effetti a cui possono condurre. Così deve essere in una società che si possa definire civile”.