La sedicesima Giornata nazionale del respiro ha avuto, ieri, due volti altrettanto importanti al “Cardinal Massaia”. Per tutta la mattinata, infatti, l’equipe di Pneumologia del primario Lucia Occhionero è stata impegnata tra visite e informazioni. Si sono presentati circa sessanta pazienti: di questi, quaranta hanno voluto sottoporsi all’esame spirometrico gratuito. Sotto la lente d’ingrandimento sono ovviamente finiti i fumatori. A loro è stato consigliato un percorso di progressiva riduzione del “vizio” e la partecipazione alle sedute che l’ambulatorio di disassuefazione dal fumo, interno al reparto di Pneumologia, allestisce, un giorno alla settimana dalle 18 alle 20, in orario extralavorativo, affiancandovi un servizio di counseling psicologico e terapeutico.
Si conferma un quadro in cui le malattie respiratorie, sono una “patologia emergente, che si sta avviando a divenire la terza causa di mortalità in Italia”, come ha rilevato la dottoressa Occhionero.
Poi, è stata anche l’occasione per tenere a battesimo la nascita della sezione astigiana dell’Associazione italiana pazienti BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) Onlus, la prima del Piemonte: a breve si aggiungerà anche quella di Alessandria. Alla conferenza di presentazione, ha preso parte la coordinatrice astigiana, Livia Ceste, che ha fornito alcuni dati significativi sulla patologia.
Si tratta di una malattia molto diffusa (colpisce il 4.5% della popolazione italiana) e specularmene sottovalutata (causa 18mila decessi all’anno), in crescita soprattutto in età adulta e avanzata. Al centro dell’impegno dell’associazione è quello di far rientrare la BPCO nel novero delle malattie croniche e invalidanti del Ministero della Salute, mirando a migliorare attivamente la vita dei pazienti, cercando di rendere sempre più agevole l’uso del respiratore portatile, ottimizzando sul territorio la distribuzione dell’ossigeno.
“Tra i principali fattori di rischio – ha illustrato Lucia Occhionero – c’è senza dubbio il fumo, oltre a quelli individuali, professionali e ambientali: per questo l’esame spirometrico diventa fondamentale, perché la BCPO all’inizio è silente ma quando compaiono i primi sintomi, come la dispnea, la disfunzione respiratoria è già in atto. Evolvendosi, la patologia peggiora. Si può affrontarla con le terapie riabilitative, come l’ossigenoterapia e la ventiloterapia. E, ovviamente, smettendo di fumare”.
Una finestra informativa, come quella che garantirà l’Associazione (per adesso, il lunedì mattina dalle 10.30 alle 11.30, al bancone del primo piano del “Massaia” vicino all’ambulatorio di Ortopedia), diventa quindi fondamentale per sensibilizzare la popolazione, informare e tutelare i malati.
“Ogni volta che si aggiunge un’associazione di volontariato che collabora con noi – ha commentato il direttore sanitario dell’Asl AT, Mauro Favro – è un momento positivo. Tutti cooperiamo per venire incontro al bisogno di salute della popolazione. La loro presenza è fondamentale per dialogare sempre meglio con i nostri pazienti”.
“Un battesimo è sempre un’occasione speciale – ha commentato Donatella Ciaceri, direttore del “Cardinal Massaia” – soprattutto con queste premesse”.
Per informazioni sull’Associazione italiana pazienti BCPO, si può contattare la coordinatrice Livia Ceste (tel. 3200946132), oppure il numero verde nazionale 800961922.
Sito internet: www.pazientibcpo.it.