Sabato 10 luglio sarà inaugurata la Casa della salute di Canelli: la seconda struttura funzionante, dopo quella di Nizza Monferrato attiva da un anno, della rete territoriale definita dall’Asl AT. “Una medicina del territorio che funziona fa lavorare meglio anche l’ospedale – dice Luigi Robino, direttore generale dell’Azienda sanitaria – Le Case della salute operano attivamente per trovare risposte giuste e tempestive a chi, pur essendo malato, non ha bisogno dell’ospedale”.
La cerimonia, predisposta in collaborazione con il Comune, prevede per le 10,30 il taglio del nastro: la Regione sarà rappresentata dall’assessore Giovanna Quaglia. La struttura verrà aperta alle visite dalle 9,30. Alle 12 trasferimento a Castelnuovo Belbo per inaugurare il complesso residenziale “I Giardini”, struttura voluta da Comune e Asl per anziani autosufficienti, non autosufficienti e malati di Alzheimer.
Nella Casa della salute i medici di base, riuniti nel Gruppo di cure primarie, saranno attivi da lunedì 12 luglio. Il loro trasferimento dalla sede di via Roma, previsto nella settimana precedente, non comporterà disagi per l’utenza.
Dal 14 luglio nella struttura di via Solferino funzioneranno invece il Centro prelievi con accesso a tempo zero, il Cup (prenotazioni visite ed esami), l’ambulatorio Alzheimer e quello medico orientato, il consultorio pediatrico, i servizi amministrativi (scelta e revoca del medico, esenzioni ticket, ecc.). Su prenotazione saranno garantite le attività specialistiche in cardiologia, chirurgia, dermatologia, diabetologia, ginecologia, oculistica e ortopedia. Nella Casa della salute i camici bianchi (Giuseppe Trotta, Antonio Alberti, Pietro Martini, Giovanni Biscaldi, Fulvio Mossino, Giovanni Pistone, quest’ultimo pediatra di libera scelta) assicureranno anche l’ecografia di primo livello con possibilità di teleconsulto con l’ospedale Cardinal Massaia. Il loro bacino d’utenza riguarderà la popolazione di Canelli, Calosso, Cassinasco e Rocchetta Palafea. Tra gli altri servizi attivi: medicina legale, salute mentale, vaccinazioni.
Costruita in un anno e mezzo dal Gruppo SAE di Torino, a capo di un’associazione temporanea di imprese, la struttura di via Solferino (finanziata in parte con fondi Asl, in parte con risorse regionali e con un costo complessivo di due milioni di euro) si estenderà in futuro, con nuovi servizi, alla porzione dell’ex ospedale ancora da ristrutturare.
L’Asl ha voluto puntare sul risparmio energetico guardando all’energia geotermica e al fotovoltaico.