L’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Claudia Porchietto ha iniziato il 13 gennaio un giro di consultazioni con i principali attori della formazione per approfondire il futuro dell’obbligo scolastico partendo da due presupposti quali la scarsità di risorse dei bilanci pubblici ed i nuovi indirizzi che verranno comunicati dal Governo nazionale.
Incontrando le due principali associazioni di enti formativi, Porchietto ha sostenuto “il momento è sicuramente difficile, ma è imprescindibile tenere in considerazione che i soggetti coinvolti nei percorsi dell’obbligo di istruzione sono circa 14.000 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17anni con situazioni scolastiche difficili e spesso pluri-ripetenti e che nel 2011 i corsi attivati sono stati 392. Un taglio di risorse o un cambio totale di indirizzo in questo campo determinerebbe certamente una vulnus irreparabile alla lotta alla dispersione scolastica, che in Piemonte ha raggiunto ottimi risultati rispetto alla media nazionale”.
Porchietto ha quindi annunciato che mercoledì sarà a Roma per comprendere come intenda procedere il Governo e giovedì relazionerà alle Province la situazione per studiare sinergie e possibili soluzioni. “Fondamentale – ha aggiunto – sarà il coinvolgimento delle parti sociali, con le quali aprirò un puntuale dibattito per approfondire e sviscerare un tema che mi sta particolarmente a cuore. Il Piemonte nell’ambito della formazione professionale è un modello da sempre all’avanguardia, pertanto sarà fondamentale che la nostra esperienza sia portata in dote al Governo nazionale”.