Mercoledì prossimo la delegazione della Città di Asti incontrerà i massimi livelli del ministero dell’agricoltura per affrontare il problema dell’impiego dei cavalli purosangue nel Palio. La delegazione sarà guidata dalla consigliera regionale Angela Motta che ha ottenuto l’appuntamento e sarà composta oltre che dal sindaco Brignolo, dal presidente della commissione veterinaria Brusa, dal dirigente Porro e dall’assessore Cotto. Lo scorso anno il commissario inviato dal ministero ad integrare la commissione di vigilanza aveva dato il suo “via libera” in extremis alla corsa, ma l’obbiettivo del Comune è ora quello di chiarire una volta per tutte l’interpretazione della cosiddetta “Ordinanza Martini” e avere la certezza di poter correre con i purosangue con congruo anticipo e non all’ultimo momento. I precedenti incontri al ministero della salute Nelle scorse settimane il sindaco e il presidente della commissione veterinaria Brusa avevano già incontrato il segretario generale del ministero della salute. La problematica interessa infatti entrambi i ministeri: il dicastero della Salute ha infatti emanato la contestata ordinanza che vieta l’impiego dei purosangue inglesi su piste che non siano assimilabili agli ippodromi, mentre il ministero dell’agricoltura, tramite il proprio commissario, è preposto a dichiarare l’assimilabilità della pista del palio a quella degli ippodromi ufficiali. L’idoneità dei cavalli Al ministero della Salute la Città di Asti intende dimostrare l’idoneità dei purosangue che per il Palio vengono selezionati in base a criteri di età e caratteristiche morfologiche tali da garantirne la massima idoneità all’impiego su questo tipo di pista. Al ministero delle Politiche Agricole si vuole evidenziare il livello di sicurezza raggiunto dalla pista di piazza Alfieri.