Ventinovesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2019 spegne 120 candeline. Ecco i principali argomenti trattati nel giornale in edicola da venerdì 2 agosto 2019.

Un parcheggio sotterraneo in centro

Meno auto nel centro città, un parcheggio sotterraneo sotto piazza Alfieri. Questi sono due tra gli aspetti più rilevanti inclusi nella bozza del nuovo Piano Urbano del Traffico presentata martedì in Municipio.
La bozza è stata elaborata, con la collaborazione di Comune e Asp, dall’ingegnere Piero Mondo.
La scelta dell’affidamento dell’incarico è stata compiuta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Rasero in continuità con quanto già deciso in occasione della precedente versione del Piano, che risaliva all’anno 2000.
L’obiettivo dichiarato è una mobilità maggiormente sostenibile, e i mezzi principali individuati per ottenerla sono l’estensione della Zona Traffico Limitato e delle aree pedonali.
L’impostazione è quella di una serie di ideali anelli concentrici, all’interno dei quali man mano che ci si avvicina al centro della città viene scoraggiato con maggiore forza l’uso dell’automobile. “Omogeinizzazione”, “trasparenza” e “classificazione funzionale delle strade” per arrivare a eliminare quel 20% di traffico di auto considerato “parassita”: i mezzi che vagano alla ricerca di un parcheggio.
La Ztl verrebbe suddivisa in tre zone di costo per la sosta a seconda della vicinanza al centro città e dell’utenza alla quale verrebbe rivolta: quella blu, con 5.320 posti in centro, destinati ai non residenti, a prezzo alto; quella verde (412 posti) destinata ai residenti in zona centro e carico e scarico, con prezzo moderato; quella bianca, con 1.000 posti auto destinata alla sosta gratuita in un’area più distante dal centro città. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 2 agosto 2019]

Verso i 120 anni!

Il lettore della Gazzetta d’Asti avrà sicuramente notato, accanto alla denominazione di testata nell’edizione del 26 luglio, un annuncio singolare per il giornale che si ripeterà fino a novembre, quando, sabato 23, si terrà il convegno storico-celebrativo.
Un richiamo ai lettori e alla collettività astigiana per ricordare che la Gazzetta d’Asti è stata fondata nel 1899 e quindi festeggia un importante compleanno.
Una ricorrenza da sottolineare e ricordare, non tanto per il dato “anagrafico”, ma per ripensare al valore del giornale nella società della comunicazione globale.
Il tempo presente è segnato da profonde trasformazioni in qualche modo tutte legate al “ciclone” internet, al potere dei social media, all’onnipresenza della connessione senza confini e senza limiti di tempo.
In questo tempo di turbolenza comunicativa è forse opportuno ritrovare le motivazioni che nel 1899 hanno spinto il vescovo Arcangeli a dar vita ad un giornale che promuovesse in Asti un messaggio alternativo di speranza e diffondesse un pensiero cristianamente orientato capace di creare cultura nuova nella collettività.
Dar vita ad un giornale, nell’anno in cui il governo dell’epoca emanava leggi di restrizione della libertà di stampa, è segno “profetico”: indica la strada per valorizzare nel giornalismo quello spazio di annuncio in campo aperto, capace di superare i limiti del conformismo e creare novità.
La funzione del giornale, ieri come oggi, è forza dirompente per far riflettere sui fatti e, superando il contingente, per offrire strumenti interpretativi del presente; non essere solo cronaca, ma realizzare formazione permanente.
Da 120 anni “a servizio della gente” potrebbe essere il messaggio da far cogliere a tutti nel tempo della comunicazione sintetica dei tweet, degli sms o dei messaggi vocali. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 2 agosto 2019]

Fra un mese un Palio straordinario

Inizia ufficialmente il conto alla rovescia: manca un mese al Palio di Asti, Straordinario, che si svolgerà domenica 1 settembre in piazza Alfieri. Sarà un Palio eccezionale che, per festeggiare gli 800 anni dalla concessione della “Bolla d’Oro” e i 1900 anni dal Martirio di San Secondo, Santo Patrono della città di Asti, si sdoppierà in due corse: una dedicata a rioni e borghi cittadini e l’altra riservata ai Comuni della provincia.
Decisione che ha animato la discussione nei mesi invernali, indispettendo principalmente i Comuni che temevano di finire relegati a una corsa di “serie B”. Superate le incomprensioni, ora ci si avvicina alla fatidica data con l’entusiasmo di sempre e la voglia di aggiudicarsi i drappi realizzati quest’anno da Paolo Bernardi.
Ma prima di arrivare alla corsa della domenica, di fronte alla mossa governata nuovamente da Renato Bircolotti, saranno come sempre numerosi gli eventi collaterali. A iniziare dal Mercatino del Palio che inaugurerà giovedì 29 agosto e proseguirà fino al sabato.
Il giovedì sera, alla chiusura del Mercatino alle 23, avverrà la scenografica Presentazione dei fantini di fronte a Palazzo Civico.
Venerdì e sabato saranno le giornate dedicate alle prove della vigilia, ma anche alle cene propiziatrici, rito a cui nessun Comitato può rinunciare: momento goliardico e festoso, tra canti e divertimento, tra le vie e le piazze della città e dei comuni. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 2 agosto 2019]

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