Quattordicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 10 aprile 2020

Pasqua e Pasquetta senza negozi?

Pasqua e Pasquetta blindate, uno sforzo ulteriore chiesto per debellare il coronavirus? Non è ancora una certezza. Il sindaco Maurizio Rasero era stato chiaro e già aveva emanato un’ordinanza, la numero 24, che prevedeva saracinesche abbassate per tutti gli esercizi commerciali per i giorni di domenica 12 e lunedì 13. Una scelta dettata da due forti motivazioni. La prima “evitare che con la scusa di andare a comprare le persone ne approfittino per stare in giro in queste giornate di sole e di festa”, ha spiegato il sindaco, ma anche per dare tregua a tutti i lavoratori dei supermercati e degli altri negozi che in questa emergenza sono rimasti in prima linea a fare il proprio dovere. Tra l’ordinanza e l’effettiva chiusura si è frapposto il prefetto di Asti Alfonso Terribile che in una lettera inviata a tutti i sindaci del territorio ha chiesto un passo indietro: ritirare l’ordinanza. Questo perché c’è già in vigore un decreto legge, quello del 25 marzo, e le deroghe in merito possono essere emanate unicamente “nel caso di specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso”. E questo non è successo.
Il prefetto ha scritto che “nessuna delle ordinanze trasmesse supera il vaglio di legittimità” invitando quindi i sindaci a ritirarle. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 10 aprile 2020]

Vita nuova. Restando in casa

All’inizio della quaresima, proponevo di “ritornare a “sentire” secondo il cuore di Dio. Un cuore che sente come quello di Dio è un cuore che “sente” il dolore del fratello come il proprio dolore, che sente il grido dell’altro come il proprio grido, che sente l’anelito di pace e di bene di chi è oppresso come il proprio anelito”. Allora non avevo assolutamente idea di ciò che sarebbe successo successivamente. Trovo ancora attuali quelle parole, le ho anche già viste realizzate in tante persone, in tanti gesti.
Mi ha profondamente colpito la grande generosità con cui moltissimi Astigiani si sono fatti carico dei problemi che man mano emergevano: le attrezzature per l’ospedale, le mascherine, i senza fissa dimora, gli anziani a casa senza spesa, i malati senza biancheria, le famiglie rimaste senza soldi per comprare cibo….
Segni che quando il nostro cuore diventa compassionevole come quello di Dio, il mondo, anche nella tragedia, può andare avanti, la speranza sopravvive nella disperazione, la luce, seppur piccola e incerta, rifulge nella notte.

Banca di Asti. E’ partito il toto presidente

Con la volontà manifestata da Aldo Pia di non ricandidarsi alla presidenza del Gruppo Banca Cassa di Risparmio di Asti, si apre la corsa alla successione.  Da più parti giungono “rumors”, pettegolezzi, indiscrezioni, fondati e no.
Si tratta di un gruppo importante e vitale per gli astigiani. Ci mancherebbe che non fosse così.
E’ la Banca di Asti, non solo nel nome ma, sicuramente, nei fatti e nella storia.  La gestione Pia l’ha lasciata forte e rivitalizzata dalle assunzioni di tanti giovani.  La lascia con un Carlo Demartini sicuro della conferma ad amministratore delegato. La lascia con l’acquisizione di una Biver Banca che la pone come terzo gruppo bancario piemontese. La lascia con una Pitagora Spa, società di cessione del quinto, che ha sedi in tutta Italia e, quindi, con potenzialità tutte da sfruttare. Il nuovo presidente, chiunque egli sia, si troverà una realtà consolidata nel presente e pronta alle sfide future. Chi ricoprirà l’incarico ancora non lo sappiamo. Possiamo azzardare ipotesi tra i tanti nomi che sono stanno circolando in questi giorni. Ne abbiamo scartati alcuni, vagliati altri e abbiamo ristretto la rosa a tre.
Abbiamo scelto i più nominati e i più accreditati. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 10 aprile 2020]

La nostra Pasquetta

Pasquetta è la giornata della gita fuori porta. Quest’anno al massimo fuori dalla porta della cucina, in qualche altra stanza… o fuori in giardino e non oltre…
Fotografa la Pasquetta della tua famiglia “indoor” e mandarcela: magari sarà divertente decidere insieme la “posa”.
Le foto più curiose saranno pubblicate su Gazzetta d’Asti della settimana prossima in una pagina apposita.
Accompagna la foto con uno slogan, una frase, un pensiero, che serva come messaggio “al mondo” da parte della tua famiglia. Invia foto e frase entro mercoledì a mezzogiorno all’indirizzo gazzettadasti.redazione@tin.it, indicando anche nomi e cognomi delle persone in foto.

Per una spesa pasquale di qualità

Gastronomia di qualità per una Pasqua e una Pasquetta da trascorrere forzatamente a casa. Per fortuna i negozi offrono un servizio a domicilio che può rendere meno gravosa l’impossibilità di uscire e fare la classica gita fuori porta. Anche i ristoranti si sono attrezzati per preparare menù per un singolare “porta a porta”. Il Mercato Coperto e la Cooperativa della Rava&della Fava sono in grado di accontentare tutti i gusti con prodotti a Km O o del commercio equo e solidale. E poi c’è il portale del Comune “Risorgeremo” dove trovare le attività gastronomiche che fanno le consegne a domicilio.