Sedicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 24 aprile 2020

L’Asl At replica a Report

“In pochi minuti di servizio non si può spiegare esaustivamente criticità e punti di forza in una situazione straordinaria”
C’è una risposta con una nota ufficiale che arriva dall’Asl At dopo la trasmissione Report andata in onda lunedì su Rai Tre e che aveva fatto emergere delle presunte falle nel sistema sul trattamento del covid 19 in Piemonte.
L’Azienda Sanitaria Locale ha parlato di riprese e estrapolazioni di interviste registrate a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo che hanno sollevato alcune questioni ingenerando fraintendimenti.
“Per sua natura – evidenzia il commissario Asl At, Giovanni Messori Ioli – un servizio giornalistico televisivo di pochi minuti non può evidentemente spiegare esaustivamente criticità e punti di forza di una situazione complessa e straordinaria come quella che stiamo affrontando ormai da oltre due mesi”. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 24 aprile 2020]

25 aprile di allora e di oggi

Il 25 aprile è una di quelle date che testimoniano come non esista ancora una ricostruzione storica condivisa da tutti. Ma questo avviene quando dal 25 aprile 1945 si guarda indietro per andare a cercare cause storiche e responsabilità etiche. Se dal 25 aprile si guarda in avanti, invece, quella data diventa la chiave di volta della ricostruzione di una nazione dopo il disastro della guerra, della convergenza di tante tradizioni di pensiero in un’unica Costituzione e dell’inizio di un progresso anche materiale che ci è stato consegnato dai nostri padri e dalle nostre madri.
Quest’anno il 25 Aprile cade in un momento di svolta. Non c’è stata una guerra, ma quasi. Se guardiamo alle responsabilità e alle cause è probabile che facciamo fatica a trovare una narrazione comune. Ma se guardiamo al dopo, possiamo realmente ricostruire non solo una nazione ma un mondo diverso, fondato sulla roccia del lavoro e della sana imprenditorialità, dei diritti non solo individuali ma anche collettivi e dei popoli e di una solidarietà intelligente e lungimirante.

Il saluto del Papa alla cugina  e all’ospedale

Cordoglio e dolore per la scomparsa di Emma Travo, 54 anni, di Tigliole, ricordata nella preghiera durante la messa domenicale anche dal vescovo Marco. Un legame con papa Francesco, quello della famiglia Travo-Bergoglio, molto stretto, tanto che in questi momenti di dolore il Santo Padre, cugino di secondo grado di Delia, madre di Emma, ha esplicitato con diverse telefonate ai genitori. Il pontefice ha anche voluto ringraziare il reparto di chirurgia generale del Massaja dove la giovane donna era ricoverata. La donna lavorava come responsabile d’ufficio alla Ersel di Torino e viveva con la famiglia a Tigliole, dove era molto amata e stimata. Lascia la madre Delia Bergoglio e il papà Franco Travo, anima della Protezione Civile del paese.

Foto famiglie

Il Focus di pag.2 e 3 di questa settimana è dedicato alla famiglia come rampa di lancio per la fase 2, dopo che è stato il nucleo sociale più importante della fase 1. Mandateci foto delle vostre famiglie e le pubblicheremo, insieme ai pezzi a “tema familiare” che pubblicheremo sui prossimi numeri.

La festa della libertà riconquistata

“Il 25 aprile è la festa della libertà riconquistata”, sintetizza Mario Renosio, direttore scientifico dell’Israt. Dalla Seconda guerra mondiale al taglio dei fondi comunali deciso dall’attuale Giunta per il loro bilancio 2020, all’emergenza covid19. E’ tutto un resistere. Un tenere duro. Oggi come allora. Per questo si festeggia il 25 aprile: per non dimenticare e utilizzare le lezioni che la storia ci da per andare avanti nel presente. “Questa data – prosegue Renosio – simboleggia la vittoria degli ideali della democrazia sulla dittatura fascista, da cui sarebbe poi nato, qualche anno dopo lo strumento più alto per la gestione della nostra società: la Costituzione”. Quest’anno non ci saranno cortei perché la nostra attuale resistenza a un nemico altrettanto violento e distruttivo ma più scaltro, ce lo vieta. Ma ciò non toglie che le iniziative ci saranno ancora: “Sul sito web dell’Israt abbiamo realizzato una sezione dedicata totalmente al 25 aprile 2020, Festa della Liberazione per celebrare questa ricorrenza malgrado l’impossibilità di ritrovarsi fisicamente insieme”. [Continua sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 24 aprile 2020]

In occasione della festività del 1° maggio la Gazzetta d’Asti anticiperà l’uscita a giovedì 30 aprile