Potrebbe svolgersi questa mattina, mercoledì 17 luglio, l’udienza di convalida dell’arresto di Isidoro Schillaci, l’anziano che ieri ha sparato al vicino di casa, accusato di omicidio volontario e tentato omicidio. Un episodio che mostra ancora dei lati oscuri. Divergono infatti le versioni dell’omicida, che ha comunque confermato di aver sparato, e della moglie della vittima, Calogero Pirrello, classe 1956 fabbro. La donna, testimone dell’assassinio, avrebbe evitato solo per miracolo un altro colpo di pistola esploso sempre dallo Schillaci. La furia omicida si è scatenata intorno alle 7 di ieri mattina in un condominio di corso Alfieri, al civico 336, a pochi passi da piazza Roma, centro storico di Asti. L’anziano, 81 anni, che abitava nell’alloggio sopra quello di Pirrello, si è presentato sul pianerottolo della vittima sparandogli per ben due volte e uccidendolo. Poi si è allontanato a piedi con l’arma, una vecchia  rivoltella, in tasca ancora carica e si è recato al cimitero, forse per salutare la moglie morta da tempo, consegnandosi poi spontaneamente alla polizia. Interrogato a lungo dal pm Giulia Narchetti, alla presenza del dirigente della squadra mobile e del suo avvocato Maurizio La Matina, Schillaci avrebbe fornito la sua versione dei fatti, discordante sembra da quella resa dalla moglie della vittima, costituitasi parte civile con l’avvocato Aldo Mirate. Pochi dubbi comunque sul movente del delitto: beghe condominiali protratte nel tempo. L’esame autoptico sul corpo di Pirrello, invece, con tutta probabilità verrà eseguito domani.