Purosangue o mezzo sangue? Il dubbio amletico che sta attanagliando tutto il mondo del Palio verrà dissolto domani. Le riserve su quale tipologia di cavalli correrà il 17 settembre verranno sciolte solo venerdì. Oggi, il primo cittadino Maurizio Rasero, accompagnato dal presidente della commissione veterianaria Fulvio Brusa, ha incontrato a Roma i tecnici del Ministero della Salute e quelli delle Politiche Agricole e Forestali.
Una riunione che ha fruttato “elementi utili a prendere una decisione” ha precisato il sindaco raggiunto telefonicamente mentre tornava dalla capitale. Poi l’incontro con il prefetto Paolo Formicola e la scelta che verrà comunicata a breve.
La questione era nata da un’ordinanza ministeriale che nega l’utilizzo dei purosangue nelle manifestazioni storiche. Purosangue che invece da sempre (salvo qualche eccezione) corrono sul tufo di piazza Alfieri nella manifestazione settembrina.
Il Comune di Asti, di concerto con il Collegio dei Rettori, in questi mesi ha tenuto rapporti strettissimi con Roma, cercando di dimostrare al ministero della Salute che i purosangue sono più adatti a correre in piazza Alfieri e al ministero dell’Agricoltura che la pista astigiana è assimilabile a quella degli ippodromi. Il Comune col Collegio dei Rettori aveva anche proposto un protocollo per individuare i cavalli idonei alla corsa: ciò prevedeva allenamenti durante l’anno e norme più stringenti in materia veterinaria. Gli animali ritenuti idonei avrebbero poi dovuto fare parte di un albo e in cui i comitati palio avrebbero potuto scegliere. Iter però non preso in considerazione dal Ministero. Dopo mesi di fuoco è attesa per la decisione che, in un modo o nell’altro, segnerà una svolta storica nel nostro Palio.