Le opposizioni continuano a interessarsi alla situazione Asp. In due conferenze stampa che si sono svolte nella mattinata di lunedì 8 due gruppi hanno esposto i loro punti di contestazione alla versione fornita dal sindaco Maurizio Rasero riguardo le recenti dimissioni del presidente Livio Negro e del suo vice Andrea Morando e per il futuro immediato dell’azienda multi servizi di Asti.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico (Angela Motta, Maria Ferlisi, Luciano Sutera Sardo anche parlando per l’assente Giuseppe Dolce) ha presentato i risultati di una richiesta di accesso ai documenti riguardo una recente corrispondenza interna Asp. In particolare è stata presentata una lettera in cui l’intero cda Asp incarica l’amministratore delegato Paolo Golzio di rispondere riguardo sei aspetti del Documento Unico di Programmazione 2019 – 2021 considerati lesivi dell’autonomia di azione del consiglio riguardo le strategie da intraprendere per l’immediato futuro dell’azienda. A queste osservazioni con richiesta di un incontro chiarificatore è seguita una piccata risposta da parte del sindaco, con l’invito in caso del permanere della contrarietà alle dimissioni dei consiglieri da lui nominati. La risposta è stata la lettera di dimissioni da parte di Negro, inserito così come Morando nel cda Asp da Rasero nel febbraio di quest’anno. Questa versione contraddice el dichiarazioni ufficiali rispetto ai motivi dichiarati ufficialmente dall’ex presidente, che aveva parlato dell’eccesso di potere da parte dell’amministratore delegato, nominato dalla componente privata Nos. “Apprezziamo la dignità e coerenza mostrata dagli amministratori dimissionari, non certo il comportamento del sindaco”,  sintetizza Motta. Oltre a questo vengono ribadite le richieste di chiarimento riguardo al ruolo del consulente Leonardo Falduto, considerato dal gruppo Pd il “dominus” dell’azione del cda Asp, in particolare riguardo al compenso a lui destinato in attesa di una relazione che il sindaco ha già promesso nei mesi scorsi di presentare al Consiglio.
Il Gruppo Uniti Si Può (Giuseppe Passarino e Michele Anselmo) ha espresso insieme all’associazione A Sinistra preoccupazioni riguardo agli obiettivi inseriti nel Dup, che a loro giudizio punterebbero a una riorganizzazione della struttura aziendale e a una serie di obiettivi che punterebbero a favorire la componente privata con un obiettivo di aumento degli utili, con riduzione del servizio offerto e del numero di dipendenti occupati.
Entrambi i gruppi non hanno mancato di puntare l’attenzione sui Contratti di Servizio tra Comune e Asp, scaduti a dicembre 2016 e non ancora rinnovati. Per fornire tutti i chiarimenti lo strumento individuato dalle minoranze è la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale con come unico punto dell’ordine del giorno il futuro di Asp, con la partecipazione del consulente Falduto e l’invito ai consiglieri recentemente dimissionari e a un rappresentante dei lavoratori Asp. A Sinistra propone anche un’assemblea pubblica che funzioni come un”Consiglio comunale al contrario”, con sindaco, assessori, consiglieri comunali e amministratori dell’azienda multi servizi invitati.

Michele Cascioli