Nonostante la proroga di 15 giorni, sulla data di ultimo giorno di gestione del 31 gennaio, comunicata ieri unilateralmente da “Sereni Orizzonti”, questa mattina il presidio davanti alla Casa di Riposo di Rocchetta Tanaro si è fatto, e si prolungherà ad oltranza. Tanti i presenti fra dipendenti e familiari degli ospiti, perché tanti sono ancora i nodi insoluti “Mi hanno comunicato telefonicamente che tutti i contratti dei dipendenti in scadenza saranno prorogati di 15 giorni” annuncia al suo arrivo, il direttore della struttura di Rocchetta nonchè della “sorella” di Spinetta Marengo, Giulio Basso. Soluzione che però non accontenta i cinque dipendenti in attesa di futuro “Quindici giorni, e poi?” si domandano. La mano tesa di “Sereni Orizzonti” è arrivata dopo un week end concitato di note stampa da una parte e dall’altra, in vista della scadenza “Ho appreso della volontà della “Sereni orizzonti” di proseguire il servizio di altri quindici giorni da fonti giornalistiche” spiega il sindaco di Rocchetta, Massimo Fungo “Ci eravamo sentiti ieri mattina e loro avevano proposto questa soluzione contro la nostra di prolungare il servizio fino al 31 marzo: stavamo trattando poi è arrivata la loro decisione” Quindici giorni ed una mano tesa per provare a risolvere i tanti nodi. La “Serena Orizzonti” aveva comunicato il 13 gennaio di voler interrompere il rapporto di gestione presso l’Rsa a far data dal 31 gennaio, mentre il bando di gara per un nuovo gestore, emesso dal Comune a dicembre, scade il 23 febbraio. “In questi quindici giorni” spiega Francesco Di Martino, segretario provinciale della Uiltucs “vorremmo sederci attorno ad un tavolo e trovare soluzioni per dipendenti e ospiti”. Tavolo che probabilmente avrà luogo in prefettura visto che lo Stato d’Agitazione, prima sospeso per favorire la tranquillità delle trattative, è stato riattivato. “Si posticipa di quindici giorni, ma serve a poco” spiega Quagliotti “visto che il bando termina il 23: siamo molto preoccupati per il futuro di una struttura, tra l’altro costruita anche con l’aiuto di Cgil-Cisl e Uil, tramite i fondi stanziati per l’alluvione del ’94.” E che funge da punto di riferimento per la popolazione del territorio: la maggioranza delle nonnine e dei nonnini risiedono a Rocchetta o nei paesi limitrofi. Trasferirli a Spinetta Marengo, “magari anche a rette calmierate” spiega ancora Ferdinando Ferrigno della Uiltucs “sarebbe un ulteriore fonte di stress, fattore di cui non si sente la mancanza specie dopo la bufera del covid di questa primavera”. Poi c’è la parte economica e commerciale di una struttura che con il calo degli ospiti non è più economicamente appetibile e, con i paventati trasferimenti si trasformerebbe in una scatola vuota. Proprio per queste difficoltà il Comune di Rocchetta ha “ritenuto di gestire temporeggiando e non pretendendo i pagamenti entro le scadenze” del canone di concessione dal mese di aprile 2020 per un debito complessivo di oltre 50.000 euro, a cui vanno aggiunti oltre 25.000 euro di Tari. Mano tesa del Comune di Rocchetta questa volta, nella speranza che non sia solo la definitiva cancellazione del debito a poter sbloccare una trattativa, che vede coinvolte persone, per giungere ad una proroga che consenta di attendere, in serenità, la transazione ad un nuovo gestore. Mano tesa di Sereni Orizzonti e mano tesa del Comune di Rocchetta, quindi: speriamo possano incontrarsi e stringersi. Nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e delle tante nonnine e nonnini che non chiedono altro che serenità.

Paolo Viarengo

Foto di Roberto Signorini