Appuntamento venerdì 4 novembre dalle 18 al CPIA Asti  per parlare di migrazione astigiana dai primi del ‘900 agli anni attuali: secondo formativo per docenti e professionisti con Asti “Ali e Radici – Astigiani nel Mondo”. Diverse le esperienze  proposte: Enrique Ferro, produttore vitivinicolo californiano di origini astigiane, la cui  famiglia emigrò in terra americana negli anni Venti dello scorso secolo e che ora torna nella  sua terra natale per raccontare cosa significa portare le radici piemontesi nel mondo: spirito imprenditoriale moderno e tradizioni familiari che accompagnano ogni scelta  professionale e di vita personale. Ilona Zaharieva, Presidente dell’Associazione Culturale Macedone “Il Ponte di pietra” (con  riferimento al ponte di Skopje, capitale della Repubblica di Macedonia, che collega  idealmente la Comunità Macedone in Italia alla Madrepatria e al territorio che li ospita) di  Canelli, che racconta la propria esperienza di emigrazione nelle colline astigiane,  patrimonio Unesco e che ora aiuta i suoi connazionali ad inserirsi nella vita sociale e  lavorativa. I Macedoni a Canelli sono quasi il dieci per cento della popolazione, sono una  comunità unita e ben inserita nel lavoro, in particolare in agricoltura. Renato Grimaldi, Direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione,  Università di Torino ed Enrico Ercole, Sociologo e Presidente Club Unesco di Asti  illustreranno il territorio collinare e paesaggistico dal punto di vista storico,  antropologico e sociologico, con una particolare attenzione agli spostamenti migratori e a  un’educazione allo sviluppo sostenibile del territorio negli ambiti dell’agricoltura,  alimentazione ed ecosistema. A moderare l’incontro per “Asti Ali e Radici – Astigiani nel Mondo” Guido Sodano,  Agronomo e Presidente del “Comitato Papa Francesco”.