Due giorni dedicati ai vini biologici, biodinamici, naturali. La città di Asti per il nono anno consecutivo ha ospitato Vinissage, manifestazione che unisce degustazioni, vendita, incontri con i vignaioli insieme ad una serie di interessanti iniziative collaterali.  Il Palazzo dell’Enofila sabato 23 e domenica 24 maggio ha ospitato quest’anno 124 produttori da tutte le regioni italiane, un numero record nella storia di Vinissage a testimonianza del crescente interesse per l’argomento bio e dell’attenzione da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. La due giorni astigiana, organizzata dal Comune di Asti in collaborazione con Officina Enoica, nasce con l’intenzione di promuovere la viticultura consapevole incontrando e confrontandosi direttamente con i piccoli produttori,  conoscendo personalmente chi produce e segue la preparazione del vino dal vigneto alla cantina. “Una grande soddisfazione per la nostra città – dichiara Andrea Cerrato, assessore all’agricoltura e al turismo del Comune di Asti – . L’incremento dei vignaioli presenti e del numero di visitatori conferma il successo di un’iniziativa in cui crediamo fortemente e consacra Vinissage tra gli appuntamenti da non perdere nel panorama dell’enologia biologica, biodinamica e naturale. In questi giorni, dal 22 al 25 maggio, Asti ha ospitato anche l’Assemblea Nazionale delle Città del Vino, un’utile occasione di confronto con gli amministratori delle città del vino di tutta Italia che ci ha offerto gli spunti per lavorare fin da oggi alla prossima edizione di Vinissage e in generale alla promozione del territorio anche grazie all’enogastronomia.”  Un pubblico attento e consapevole ha affollato nel week end le due sale del Palazzo dell’Enofila evidenziando la centralità del fenomeno “bio” e l’attenzione verso i metodi naturali di coltivazione e produzione. Le degustazioni, fra bollicine, vini del Sud, Barolo e Brunello di Montalcino, hanno registrato il tutto esaurito e hanno ottenuto il patrocinio dell’ENS Ente Nazionale Sordi grazie alla traduzione in LIS, lingua italiana dei segni. Presenti in grande numero anche gli addetti ai lavori, tra pubblico professionale e studenti di enologia. In crescita anche la partecipazione da parte di blogger, giornalisti (di settore e non) e l’attenzione della stampa nazionale alla manifestazione astigiana.  La finestra sul mondo attraverso i seguiti social network (facebook, twitter e instagram ) di Vinissage ha permesso ai vignaioli di raggiungere anche chi non era presente e fra i partecipanti molti hanno condiviso le emozioni dei propri assaggi utilizzando #vinissage2015. Lo stesso hashtag ha permesso a chi ha postato le proprie immagini su instagram di partecipare al concorso indetto da @ig_asti_ la comunità di appassionati di fotografia del territorio.   Una serie di appuntamenti collaterali sono state occasione per rendere Asti una meta turistica per il fine settimana di Vinissage. Le serate di venerdì e sabato sono state animate da Bio WineStreet tasting organizzato dall’associazione CreATive: i bar e i ristoranti del centro storico hanno proposto speciali degustazioni di vini biologici e piatti tipici in un’atmosfera di musica e divertimento. Nella giornata di sabato gli amanti delle camminate si sono dedicati al Nordic Walking “Asti in cammino”, numerose squadre hanno partecipato alla divertente Caccia al tesoro. La domenica pomeriggio è stata occasione per molti di visitare il centro storico della città con AstInsolita, una passeggiata nel centro storico in compagnia di una guida turistica alla scoperte dei siti meno conosciuti e solitamente chiusi al pubblico. Anche Palazzo Mazzetti è stato aperto eccezionalmente nella sera di sabato per permettere al pubblico di Vinissage di visitare la mostra Alle origini del gusto un’interessante incursione sul cibo a Pompei e nell’Italia antica aperta fino al 5 luglio.